Pensiero domenicale: Se Toti continua a governare la nostra regione ci sarà un motivo.

Certo è stato votato per le tante promesse (non mantenute), ricordiamo ad esempio quanto disse ad alta voce e con enfasi nel cinema teatro a Pietra Ligure, “Cascasse il mondo il punto nascite a giugno riapre”, era il 2022. Ricordiamo che fu chiuso il 4 novembre del 2020.
Oggi agosto 2023 ancora chiuso, nonostante ordini del giorno votati a maggioranza, prese di posizioni di alcuni consiglieri regionali che sul territorio sono a favore della riapertura, ma che a Genova, per tenere la poltrona sotto il culo, tacciono e votano tutto senza discutere.
I problemi nella nostra regione sono tanti.
La sanità, appunto. Terminata l’emergenza pandemica, i cittadini si trovano a fare i conti più di prima con le conseguenze di scelte improvvide che durano da decenni: lunghissime liste di attesa, pronto soccorso allo stremo, medici di medicina generale assenti in molte aree non per nulla definite “deserti sanitari”. Il ricorso alla spesa privata aumenta ed è incompatibile con un sistema universalistico, oltre a essere possibile solo se le condizioni economiche dei singoli lo permettano. Per molte cittadine e molti cittadini l’attesa si è trasformata in rinuncia.
La viabilità da terzo mondo, muoversi all’interno della nostra regione sono veri e propri viaggi della speranza.
I problemi sociali: Secondo l’ufficio economico Cgil in Liguria ci sono situazioni ormai al limite con circa 331mila persone a rischio povertà e, di queste, circa 161mila vivono in una condizione di bassa intensità lavorativa, cioè lavorano (prevalentemente nei settori dei servizi e del turismo) ma con redditi bassi e quindi, pur essendo occupati, sono a rischio povertà.
Insomma non possiamo dire che la nostra regione è florida dal punto di vista economico, che i servizi funzionano e la viabilità funziona.
Detto ciò ci chiediamo ma l’opposizione esiste nella nostra regione?
E se sì che cosa fa?
Negli ultimi giorni ad esempio ha partecipato e votato a favore (per fortuna non tutti) l’emendamento sulla caccia con arco e frecce.
Come sempre riportiamo stralcio di articolo per dimostrare che non si tratta di sparate agostane ma di triste realtà:
Per la minoranza hanno votato a favore per Pd-articolo Uno Luca Garibaldi, Davide Natale, Enrico Ioculano, Armando Sanna. Contrari Sergio (Pippo) Rossetti del Pd e Fabio Tosi (5Stelle)
Astenuti Roberto Arboscello del Pd, Sansa e Centi della lista Sansa.
Questa era la giusta occasione per uscire dall’aula e fare votare questo obbrobrio alla maggioranza sola soletta.
Inutili le proteste postume di qualche partito, quando in aula ha presenziato al voto e per giunta ha votato a favore.
Insomma amiche e amici siamo messi davvero male, urge un movimento, una lista, un partito antagonista ad entrambi gli schieramenti, in quanto se si va al voto con solo questa gente partecipante alle elezioni Regionali non cambierà in meglio mai nulla.
Lo dice persino la proprietà commutativa: è una proprietà algebrica che caratterizza l’addizione e la moltiplicazione, e stabilisce nel primo caso che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, nel secondo che cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Roberto Paolino

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