Da VIVEREVADO
Di seguito trovate alcune necessarie precisazioni rispetto alle notizie diffuse il 3 luglio 23 da Il Secolo XIX e La Stampa (ed. Savona) sull’ampliamento della discarica del Boscaccio ed i presunti vantaggi che tale ampliamento porterebbe alla zona interessata dai lavori.
Non si tratta di “interventi di miglioramento”:
1. “La nuova strada che porterà al sito liberando l’abitato di Bossarino dal transito dei camion” – è FALSO: non è Bossarino, è S. Genesio ma non c’entrano niente entrambi con il passaggio o no dei camion. Saranno interessati, in netto peggioramento, altri nuclei, come le case di via Mulini.
2. “Lo spostamento delle linee elettriche” non è un miglioramento, è una esigenza del progetto.
3. “La deviazione di rio Mulini” è un gravissimo intervento di stravolgimento del territorio.
4. “Il consolidamento dell’area” è un’esigenza del progetto, se la discarica non vuol crollare. Il versante naturale non avrebbe avuto alcun bisogno di consolidamento.
5. “L’ambientalizzazione dell’area” è una frase senza senso.
6. “La ripiantumatura del verde nella zona della discarica già esaurita” non è prevista dal progetto.
Numerose altre sono le criticità del progetto, anche solo limitandosi a quelle rilevate dalla Regione: problema della stabilità, dell’impatto acustico e degli odori……
( Vedi resoconto Consiglio Comunale 31.1. 2023 sul sito di Vivere Vado https://www.viverevado.it/…/consiglio-comunale-31gen23/ ).
Riconosciamo però che nel mare di messaggi ambigui e distorcenti la realtà si trova anche una “notizia”: che riportiamo evidenziata