Parole, parole

Ricordate sicuramente la famosa canzone interpretata in modo magistrale da Mina e Alberto Lupo.
Non bastano più le parole in libertà, a Firenze le chiamano bischerate, in questi giorni si sono superati, hanno prodotto uno spot pubblicitario, che diciamolo ha ricordato le scenette, così le chiamavano ai tempi di carosello.
A cosa mi riferisco?
Lo avete visto tutti il primo maggio,per propagandare un fatto nuovo, ovvero che il governo nientepopodimeno che (continuo sulla linea di carosello) ci ha informato che lavoravano il primo maggio.
Questa commedia ricorda molto i tanti, diciamolo troppi selfie che si fanno i parlamentar, per comunicare al mondo che vanno a “lavorare”.
Il primo maggio tante cittadine e cittadini hanno lavorato,senza comunicarlo con le fanfare o sketch comici.
Po, diciamolo per produrre un decreto che allunga il precariato nel lavoro e taglia poco pochissimo il cuneo fiscale.
Ricordate la Meloni cosa diceva degli 80 euro di Renzi
Li definiva mancette,ironizzando e con disprezzo,questi mi riferisco alla nuova maggioranza hanno prodotto una mancetta e per giunta a termine,inizia il primo luglio e termina il 31 dicembre, poi non è dato a sapere se verrà reiterato o no.
Mentre loro, recitano la parte del governo efficente, i prezzi aumentano, il gas aumenta, i tassi diinteressi aumentano.
Il futuro non sarà così sereno e tranquillo come vogliono farci credere.
Ovviamente per loro si, con i lauti stipend, per quelli ricchi che diventeranno ricchissimi si ,le banche si.
E i poveri?
Per questo governo padronale non contano sono considerati una zavorra formata da pelandroni insomma un esercito di pezzenti da lasciare al loro destino…
Per cui care amiche e amici finito carosello tutti a nanna,sognando un Paese migliore dove chi governa,fa qualcosa di serio e non solo parole…..parole….

Roberto Paolino

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