E’ un boom quello del Museo che ha sede sul Priamàr, boom non solo di visitatori, ma anche di promozione e di attività.
La struttura museale è gestita, per conto del Comune di Savona, dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri (così come gli altri musei della Liguria di Ponente, da Finale a Ventimiglia) ed è rimasta per cinque anni (dal 2016 al 2021) aperta solo grazie ai volontari, senza alcun contributo pubblico.
Già dall’anno scorso, quando il Museo è stato riaffidato dal Comune all’Istituto che lo ha creato e implementato grazie alle ricerche archeologiche, si era osservato un trend molto positivo, ma i primi mesi di quest’anno hanno già visto triplicare i risultati precedenti.
Come si è arrivati a questo? Innanzitutto con l‘apertura della struttura sei giorni su sette, con personale specializzato in grado di interfacciarsi con competenza con un pubblico italiano e straniero.
Decisamente vincente è stato il rifacimento del sito che ha raggiunto una classe di efficienza ottimale e un alto numero di visualizzazioni, il potenziamento della pagina Facebook e la nuova pagina su Instagram, le audioguide del Museo in lingua tramite QR-Code e la preparazione di dépliant e brevi guide su Priamàr e Museo in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e cinese.
E’ in corso la predisposizione di un totem digitale/multimediale con funzione touch screen da inserire all’ingresso del Museo, così come altri sono previsti per il piano superiore, nella sezione medievale.
Che dire della didattica? Le attuali prenotazioni per maggio assommano a oltre 550 ragazzi che parteciperanno ai laboratori e visiteranno il Priamàr, mentre i visitatori fino ad aprile ammontano a 2599.
Ultimo dato: il Museo gode di un contributo comunale annuale di 33.000 euro, con due persone part-time e tre contratti di collaborazione per giovani.
Da sottolineare come tutti gli interventi migliorativi e di arricchimento del percorso museale siano realizzati con proprie risorse dall’Istituto gestore.
L’attività che si sta predisponendo per l’estate, d’intesa con l’Amministrazione, è veramente stimolante, ma potrebbe essere ancora più intensa se fosse possibile allestire, nel corso dell’intero anno, mostre tematiche, così come possono fare invece altri musei savonesi, ben supportati economicamente da Enti ed Istituzioni locali.