Ben ritrovati a Tutti e buon inizio di settimana.
Oggi sono tornato per narrarVi in sintesi la mia personalissima versione di quanto accaduto durante la Commissione consiliare dedicata alla viabilità ed alla pedonalizzazione.
Partecipazione sì … ma basta che non sia partecipata!
Durante l’odierna …Commissione… consiliare dedicata alla “desertificazione” del centro cittadino abbiamo finalmente compreso che significato abbia, per il Sindaco Russo, il termine “partecipazione”: deve essere “non partecipata”.
Se per caso, la “ggente” partecipa veramente, deve essere silente, altrimenti che se ne vada pure dall’aula: oggi, il Signor Sindaco si è sentito investito del ruolo di ausiliario del traffico, con la pretesa di dirigere i lavori dell’aula.
L’Amministrazione, anziché spiegare nei dettagli i progetti e le previsioni in materia di mobilità, preferisce impartire una lezioncina basata sulla fuffa, infarcita della solita propaganda, condita con la “trita e ritrita” storiella dell’Agenda.
Insomma, oggi, abbiamo assistito a una pessima lezione di confronto politico, di “savoir-faire” istituzionale ed abbiamo compreso quanto sia vuota di significato la parola: partecipazione.
Mobility manager
Dalle parole dell’Assessore Auxilia, riportate su alcuni quotidiani locali, apprendiamo che l’Amministrazione si avvarrà della figura del mobility manager.
Concetto ribadito, durante la recente commissione consiliare, dall’Assessore Ilaria Becco.
Bene! Bravi! direi che questa decisione ha una sua logica ed è una splendida pensata, soprattutto perché fatta ora!
Prima si crea un disastro con una pedonalizzazione “fatta a sentimento”, si tolgono i parcheggi, si desertifica una parte del centro procedendo “a muzzo”, si intasano piazze e vie, si asfissia mezza città, si rovina la vita a tutti coloro che si spostano con l’auto perché non possono permettersi un tappeto volante e poi, combinato tutto questo bailamme, si assume un esperto che sbrogli la matassa!
Con il commercio del centro decapitato, con le persone che chiudono la macchina in garage e buttano via le chiavi, con i foresti che cancellano dal navigatore la destinazione Savona, mi permetto di fare osservare che, “a sto” punto, i denari per pagare un esperto del traffico potrebbero, quasi quasi, risparmiarseli.
Con questi soldi, invece, l’Amministrazione dovrebbe comprare qualche fiore: suggerisco dei crisantemi, da piantumare nelle fioriere di cemento.
Così, sulla pedonalizzazione, potremmo finalmente dire di averci messo una pietra sopra … tombale!
Riso amaro
Su certi argomenti non si scherza, ma tanti savonesi incominciano ad essere seriamente preoccupati.
Anno 1528, i genovesi interrano il porto di Savona.
Anno 2023, l’Amministrazione rischia di affossare la restante parte di città.
A presto … e pensare che siamo solo all’inizio della settimana!
Massimo Arecco
Consigliere comunale di FdI