comunicato sulla lettera del dott Quaini

Uniti per la Salute Onlus sulla lettera del dott. Quaini
Come noto la nostra associazione, avendo come scopo primario esclusivamente la tutela della salute, rifugge dall’inserirsi in diatribe o polemiche.
Essendo però stata direttamente citata nell’…intervento …del dott Quaini  in cui egli parla di …”un dialogo costante con “Uniti per la Salute” ed altre associazioni ….. “, per amor di verità , riteniamo  doveroso far presente quanto segue:
la nostra Associazione nel tempo  ha avuto incontri  con le molte realtà  del territorio  che ce lo hanno richiesto.
Tra questi, abbiamo avuto anche  qualche sporadico colloquio con il dott.  Quaini,  che riteniamo  quantomeno improprio definire “dialogo costante”.
Precisiamo che negli ultimi due  incontri, sollecitati dallo stesso Dottor Quaini, dopo la posizione  presa  dall’ IDV a livello regionale  favorevole  al potenziamento a carbone della centrale, abbiamo in modo fermo e inequivocabile, manifestato più volte il nostro sconcerto e la nostra posizione di assoluta, inconciliabile contrarietà  e disapprovazione.
Gli abbiamo più volte ricordato che la sua parte politica, in occasione delle ultime elezioni regionali,  si espresse contro il potenziamento  a carbone della centrale specialmente con incontri a tema,  con la partecipazione del Dottor Baglietto, nei quali furono ben evidenziati la contrarietà ed i rischi derivanti dalla combustione del carbone.
Anche per questo ci ha stupito non poco la posizione della sua parte politica, sia per quanto affermato prima delle elezioni sia perché,  a lui, proprio come medico, abbiamo ricordato la posizione dell’Ordine e della letteratura medico-scientifica internazionale sui danni e la pericolosità del carbone.
Il dott Quaini sa benissimo che con quella che definisce “la posizione ufficiale” del suo partito”  il nostro territorio sarebbe destinato ad almeno altri quaranta anni di soggezione al carbone con le conseguenze che lui, proprio come medico, conosce bene.
In questo senso siamo ancora in attesa della sua risposta sul perché non si sia allineato alla posizione dell’Ordine dei Medici  che chiede la metanizzazione della centrale (scelta che salvaguarderebbe anche i posti di lavoro).
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