GESTIONE DEI RIFIUTI IN LIGURIA
NO AL “TERMOVALORIZZATORE” REGIONALE CON CSS
SI’ AD UN MODERNO IMPIANTO PER IL RICICLO DELLE PLASTICHE AL 95%
Come è noto nello “Schema preliminare aggiornamento PGRB (Piano di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche) 2021-2026 Rapporto Preliminare del 28 Maggio 2021” della Regione Liguria si legge a pag. 51:“Il principale aspetto di novità dell’aggiornamento del piano, dato l’obiettivo primario di minimizzare il rifiuto a discarica, consiste nell’aver individuato la necessità di integrare nella pianificazione regionale una soluzione impiantistica per l’ottimale valorizzazione delle frazioni decadenti da trattamento rifiuto indifferenziato, …. ”
Si legge quindi a pag. 52 (produzione di combustibile CSS e impianto di combustione):
“ Anche sulla base di tali considerazioni nelle proposte di Regione Liguria per il Recovery Fund di cui alla D.G.R. 924 del 13 novembre 2020 sono state inserite in prima battuta due iniziative praticabili in tale ottica:
➢ Impianto per utilizzo frazione ad alto potere calorifico da trattamento di rifiuti urbani con generazione di energia termica ed elettrica 103.347.920,00 €…
Riteniamo tale soluzione impiantistica di incenerimento dei rifiuti come CSS ( termovalorizzazione) poco opportuna e molto dispendiosa sia per le ceneri pesanti residuali al processo di incenerimento (ricche di diossine e di metalli pesanti) che andrebbero smaltite come “rifiuti speciali” con ulteriori costi, sia per l’ emissione di CO2 responsabile del riscaldamento globale ed inoltre perchè non adatta a promuovere il riciclo dei materiali della raccolta differenziata come dimostra l’esperienza della Danimarca con la RD ferma al 50%: mentre Olanda e Danimarca da una parte hanno puntato sugli inceneritori e negli ultimi 10 anni sono rimaste ferme agli stessi livelli di raccolta differenziata di circa il 50%, la Slovenia dall’altra è passata dal 3 al 70% nello stesso periodo. Perché ha scelto di non costruire l’inceneritore a Lubiana, non soffre delle relative rigidità di sistema, e continua a lavorare per il pieno dispiegamento delle varie potenzialità della riduzione, riuso, riciclo e riprogettazione di beni e servizi a ciò finalizzata. https://economiacircolare.com/termovalorizzatori-inceneritori-ltalia-decommissioning-zero-waste- europe-favoino/
Facciamo presente inoltre i criteri di ammissibilità ai fondi e l’esistenza dell’esplicito principio DNSH (non creare danno significativo all’economia circolare) per la esclusione dai Recovery Funds. Come specificato dalla Commissione nella sua Comunicazione del 12/2/20211, e come recentemente ribadito autorevolmente dal Vicepresidente della Commissione Europea Dombrovskis nella risposta alla interrogazione E-001543/20212, tale principio di esclusione si applica alle misure relative all’incenerimento e al coincenerimento dei rifiuti, segnatamente nei termovalorizzatori e nei cementifici, e alle misure relative alla costruzione di nuovi impianti di questo tipo, all’aumento delle capacità esistenti o al prolungamento della loro durata di vita. (Allegato Segnalazione Commissione Ue 2021)
Riteniamo invece obiettivamente proficuo ed opportuno utilizzare i fondi disponibili per il Recovery Fund nell’ambito del PNRR per ammodernare le strutture preposte al recupero ed al riciclaggio, sia a livello tecnico che gestionale, nel rispetto dei principi dell’Economia circolare.
A questo proposito segnaliamo il più moderno impianto d’ Europa per i riciclo della plastica in attività presso Brescia che è in grado di riciclare a freddo ben il 95% delle plastiche (il doppio della media europea) che, dopo accurata selezione anche del colore, vengono trasformate con opportuni additivi in scaglie utilizzabili per la fabbricazione di nuove plastiche ( vedi TG3 Nazionale h19 del 27/11/2022 al minuto 27 )
L’impianto, senza alcun tipo di combustione, sarebbe evidentemente finanziabile con i fondi del Recovery Funds. Il tutto dovrebbe essere poi completato portando la Racccolta Differenziata complessiva in Regione Liguria almeno al 90% (rispetto al minimo obiettivo del 65% progettato dalla Regione) e superare così in modo definitivo il conferimento in discarica di rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero che per le norme Ue (Direttiva 2008/98/EC ) non sarà più consentito a partire dal 2030. .http://www.uominiliberi.eu/un-possibile-termovalorizzatore-regionale-nel-savoneseno-grazie/ Savona 7 Dicembre 2022
MODA Savona (Virginio Fadda, biologo)