Ancora una volta il combattente Russo dimostra grande intraprendenza e coraggio.
Su una sua possibile candidatura non parla; non dice sì perché non vuole rischiare di perdere, non dice no perché il suo smisurato ego non gli consente di rinunciare alla candidatura.
La vittima di Russo sarà ancora una volta il Partito democratico che aspettando inutilmente finirà per rimanere con un pugno di mosche in mano e un sicuro fallimento.
Domanda: il segretario del Partito Democratico esiste? A distanza di un anno dalla sua elezione non ne abbiamo percepito l’esistenza.