Dopo aver parlato di campagne elettorali, formazioni di governo, penso sia doveroso tornare a discutere della guerra che sta continuando in Ucraina.
Sono passati nove mesi da quella che doveva essere un’operazione lampo speciale, ed è diventata una guerra distruttiva lunga e logorante.
Il conflitto, se vogliamo essere sinceri, è iniziato nel 2014 e tutti abbiamo voltato lo sguardo facendo finta di non vedere che si stava perpetuando un colossale massacro.
Ormai è chiaro che si tratta di una guerra nel vero senso della parola e che si sta avviando a diventare purtroppo la terza guerra mondiale, con pesanti conseguenze per tutta l’umanità.
Si parla in continuazione di sedersi ad un tavolo per discutere il cessate il fuoco.
Ogni guerra ha sempre la stessa caratteristica facilità ad aprire il fuoco ed enorme difficoltà a cessare il fuoco. Le motivazioni sono chiare una guerra finisce con un perdente e un vincente, inoltre deve esserci da parte di tutti la volontà di chiudere le ostilità.
Una cosa in questa vicenda è chiara a tutti, l’Europa è stata e continua ad essere un mesto spettatore di quanto sta accadendo, i Paesi Europei e gli Stati Uniti con l’invio di armi sono di fatto diventati co-belligeranti.
Un ruolo importante lo stanno volgendo gli Americani, il loro pensiero è chiaro: più dura la guerra e meglio è per loro. L’Europa divisa, con una guerra all’interno dei propri territori è il sogno di sempre per mantenere, è ovvio, l’egemonia politica sul vecchio continente.
Per cui non capisco tutta questa passione per l’alleanza atlantica che da sempre fa solo gli interessi statunitensi.
La cosa migliore sarebbe costruire una vera Europa politica, dei popoli con un Ministro degli esteri espressione di tutti i Paesi, con un vero esercito Europeo.
Purtroppo con false notizie e ricostruzioni di parte c’è chi sta alimentando la guerra invece di fare tutto ciò che si può per farla cessare subito. Una guerra sanguinosa terribile, e crudele.
Il nostro governo se davvero, come dice, per qualcuno è finita la pacchia, si ponga nei confronti dell’amministrazione americana in modo critico e forte perché ormai tutti hanno capito che il convitato di pietra di questo conflitto sono loro i gendarmi del mondo: gli americani.
Roberto Paolino