Lezione di educazione civica: oggi parliamo del codice e del rispetto degli altri utenti della strada.
Come ogni mattina i savonesi spiegano con esercitazioni pratiche come vanno utilizzate le nuove piste ciclabili che portano alla scuola primaria.
Sono una comoda zona “Kiss and school” dove sostare mentre i pargoli vengono accompagnati verso l’entrata, una sistemata allo zaino, le ultime raccomandazioni e un bacetto…e pazienza per i ciclisti che dovranno attendere o buttarsi nel flusso di auto ininterrotto che scorre sulla litoranea.
Del resto la lungimirante amministrazione Ruggeri aveva previsto già un quarto di secolo fa che le famiglie dovessero attivarsi visto che il comune chiudeva scuole e non attivava scuolabus…attività mai smentita dai successivi amministratori.
L’allora assessore L.Rambaudi aveva già previsto un esercito di piccoli pendolari trasportati dalle auto di famiglia in lungo e in largo per apprendere i rudimenti della sosta selvaggia che poi avrebbero messo a frutto crescendo in una città sempre meno fruibile per chi voglia muoversi senza un motore sotto il sedere.
Oggi il cerchio si chiude con una ironia sublime…piste ciclabili che sono pensate per servire gli automobilisti indisciplinati e da questi prontamente usate con buona pace della mobilità sostenibile.
Eppure in molti luoghi i bambini vanno a scuola in bicicletta proprio usando in sicurezza piste ciclabili pensate per chi pedala e per il benessere collettivo e anche a Savona gruppi di eroi del quotidiano organizzano gruppi di bambini per andare a scuola a piedi… i buoni esempi ci sono, vanno sostenuti e generalizzati… magari nella fase 3 della attuale giunta comunale.
Giovanni Daniele