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Sig.ra Marchini, per ciò che riguarda l’articolo scritto da Simona Simonetti penso che la soluzione sia sotto gli occhi di tutti, ma che pochi sembrano vedere o accettare, la centrale di Vado, se necessario, può essere potenziata ma, solo ed esclusivamente a metano, contro gli interessi di T.P. ma a favore della salute di tutti e a FAVORE, comunque, della creazione di nuovi posti di lavoro(sui quali non sputa nessuno). Contrariamente a quanto affermato da Lei il 20/7/2011: “ la metanizzazione porterebbe “forse ” la meta’ del lavoro che da il carbone perche’ il fossile richiede doppio lavoro sia di manutenzione che di esercizio e quindi con il metano …lavoro poco .. Ciò non è assolutamente vero, costruire due nuovi gruppi a metano, anche di maggiore potenza e demolire il 3 e 4 a carbone, porterebbe comunque occupazione diretta e indotto. Le ricordo che anche le Centrali a metano richiedono manutenzione costante come qualsiasi impianto industriale.(informazioni consultabili, i siti se li vada a cercare come ho fatto io) La Costituzione cita: art 1 (L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.) e art.32 (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività). Perché ce ne dimentichiamo a secondo della convenienza? Le ricordo anche che quanto da Lei affermato sempre il 20/7/11 è assolutamente falso “senza contare che il metano arriva da zone poiliticamente instabili (afghanistan e libia ) e il rischio di rimanere al buio e’ ALTO MOLTO ALTO!!! Importiamo gas dalla Russia,Olanda, Algeria, Libia e Norvegia oltre a qualche nostro giacimento in Tirreno e Adriatico. Di ALTO MOLTO ALTO vedo solo il rischio di farci ulteriormente ridere dietro da tutta Europa se non siamo nemmeno in grado di fornire al nostro paese energia pulita, oltre a quella che oggi può solo essere alternativa e cioè eolico e fotovoltaico.

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