VARIAZIONE DEL PIANO DELLA COSTA comunicato stampa scritto dalla segreteria provinciale del P.S.I. e copia della scheda fatta in occasione dell’ ultima campagna elettorale come contributo al programma del candidato Sindaco, Federico Berruti con all’ oggetto ” variante al piano territoriale della costa “…. |
La Segreteria Provinciale del PSI si è riunita il 2 Novembre e, tra gli argomenti all’odg, ha preso in esame la deliberazione della G.C. n.260 del Comune di Savona avente a oggetto l’espressione di parere sulla “Variante al Piano Territoriale della Costa adottata con DGR n.936”, con la quale la Regione Liguria toglie a Savona qualsiasi possibilità di avere un proprio Porto Turistico e, quindi, ogni sviluppo non solo della cantieristica savonese ma, soprattutto, una infrastruttura assolutamente necessaria per la riqualificazione turistica della città anche a sostegno di tutta l’imprenditoria commerciale, artigianale,ecc nonché per tutte le attività sportive offerte da un polo della nautica. Ciò premesso i Socialisti Savonesi ritengono che: -La Regione Liguria opera una discriminazione verso Savona; infatti Genova, Imperia e La Spezia hanno il porto turistico, che viene qui negato pur essendo Savona il Capoluogo della provincia turistica più importante della regione. -Se la motivazione è, come vien scritto, il porto della Margonara non può essere accettata come il pregiudiziale diniego a un porto turistico ne tale può essere considerata l’ipotesi di qualche accosto in più nello specchio d’acqua sul quale oggi insistono i volumi edificati e gli impianti delle funivie. Il dispositivo del provvedimento in oggetto vincola già qualsiasi altra ipotesi alla dizione regionale “prediligendo le aree prospicienti l’ex terminal funiviario” (che è una mera indicazione non vincolante) anziché far propria unicamente l’indicazione più ampia riguardante la sola “implementazione degli spazi per la nautica da diporto all’interno degli spazi portuali esistenti”. In questo secondo caso nulla osterebbe ad approfondire sia in sede Comunale che nella città la proposta fatta dai Socialisti tramite apposita scheda inviata a suo tempo al Sindaco per la stesura del programma di mandato con le altre delle “Primarie delle Idee”. Viene pertanto dato mandato al Capogruppo del PSI in Consiglio Comunale, Dr. Marco Pozzo, di rappresentare quanto sopra in sede di Commissione Consiliare, convocata sull’argomento per domani 3 N0vembre alle ore 14.30, di illustrare la proposta, già avanzata in sede di collaborazione per la formulazione del Programma di Mandato del Sindaco, affinchè tale proposta venga così recepita nel testo della deliberazione della Giunta Comunale in esame con le ovvie modificazioni e integrazioni allo stesso. Qualora la Commissione Consiliare ritenesse invece di esprimere parere favorevole sul testo della Giunta Comunale oggetto d’esame viene dato mandato al compagno Pozzo di esprimere voto contrario sia in sede di Commissione che, successivamente, in Consiglio Comunale. SAVONA HA BISOGNO DEL PORTO TURISTICO Dopo la bocciatura da parte della Regione Liguria, si può oggettivamente ritenere che il “Progetto Gambardella” sia definitivamente superato. Abbiamo comunque detto, in tutte le sedi, che un porto turistico è in equilibrio economico in quanto tale ed è per questo che siamo sempre stati contrari a insediamenti portuali di tipo residenziale, proposte con soluzioni diverse (prima a filo di costa, poi con la torre Fuksas). Ma per lo sviluppo di Savona il porto è necessario! Per questo proponiamo un’idea, che crediamo realistica, praticabile, innovativa e, soprattutto, di riqualificazione ambientale. Lo scoglio che, lato mare dall’Aurelia, separa amministrativamente i comuni di Savona e di Albissola Marina, non potrà essere aggirato da strutture destinate all’ormeggio o comunque ad usi portuali. Resta peraltro un notevole tratto costiero, caratterizzato attualmente da un forte degrado, che può essere suscettibile di trasformazioni destinate al diporto ed al turismo. Il percorso che va dalla Torretta al rio Termine si sviluppa per circa 1.450 ml. All’interno di esso sono presenti 300 ml., attualmente destinati alla cantieristica e 150 ml occupati dalle sedi della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco. Resta un fronte di circa 1.000 ml suddiviso tra: -tratto Torretta – area ex funivie: ml 350; -tratto ex funivie – caserma Vigili del Fuoco: ml 350; -tratto molo sottoflutto portuale – sponda destra del rio Termine: ml 300; La superficie dello specchio acqueo che può adibirsi a portualità turistica, è complessivamente pari a circa 120.000 mq. Considerando che un 15% di essa deve essere destinata alle pubbliche attrezzature, servizi, parcheggi funzionali, etc, restano per l’ormeggio circa 100.000 mq, che possono ospitare circa 650 imbarcazioni P.E. (posto barca equivalente per moduli di imbarcazioni di misura 12.0 x 4.0, criterio introdotto dal piano della costa). Ciò vuol dire che si possono ormeggiare ben più di 1.000 imbarcazioni fino a 8 ml, o almeno 200 di stazza importante (15 – 30 ml di lunghezza) e 500 fino a 8 ml. L’area centrale di Miramare potrebbe conservare il simbolo di archeologia industriale costituito dalla linea di sollevamento del carbone (quella di colore giallo in mezzo al porto), implementata con elementi chiusi a vetro per la realizzazione di spazi di uso pubblico (yachting club, lega navale, bar, ristorante, ecc.); i fabbricati restanti, compresi quelli disseminati senza ordine sui vari pontili, dovrebbero essere tutti demoliti. Il molo sottoflutto portuale sarà traslato e radicato a ovest della sponda destra del rio Termine. Tutto il percorso pedonale e ciclabile litoraneo potrà sbalzare sull’area nautica attrezzata. A questo punto, poniamoci in uscita dalla galleria Valloria, guardiamo cosa si vede oggi e immaginiamo quale panorama si aprirebbe invece con la soluzione proposta: ampie visuali sulla città medievale, sulla fortezza del Priamar e sull’edificato moderno. Una vera e propria attrazione!
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