IL GOVERNO DEL FARE DI BERSANI & C
Ogni giorno sentiamo Bersani, Rosi Bindi e compagnia cantando accusare il Governo di non essere in grado di ottemperare alle richieste europee e naturalmente ci fanno capire che loro, al contrario del governo attuale, sarebbero in grado di portare l’Italia al riparo dalle speculazioni internazionali , in perfetta sintonia con le ricette della Commissione Europea e della BCE….
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Vediamo cosa ci hanno chiesto i nostri partners e tutti gli organi economici internazionali: a-privatizzazioni b- tagli dei costi della politica c-riforma delle pensioni d-riforma delle regole sul lavoro/flessibiltà
Certamente , non avendo la sfera di cristallo , non si può indovinare ciò che farebbe in futuro un governo di sinistra ,che va da Vendola e Diliberto a Dipietro e Casini passando per il PD, però si può tranquillamente vedere ciò che è stato fatto nel passato e, diciamo la verità , non un passato tanto remoto, ma un passato recente, per cui tutti i lettori che non abbiano un pregiudizio culturale, possono ricordare facilmente e possibilmente riflettere. Privatizzazioni Questo è il primo dei capitoli di come la sinistra a parole dice di essere un partito di Governo ma a fatti è la vera responsabile del disastro Italia, poichè tutti concordano che i costi della politica sono stati e sono una delle cause del nostro immane debito pubblico, per esempio fra l’altro per aver creato nelle municipalizzate posti di lavoro e dirigenze per elettori e trombati della politica a carico del sistema pubblico. Non devo ricordare ai lettori, perché è storia recente, che il referendum indetto dalla Sinistra ha fatto si che il “popolo sovrano” abbia bocciato le timide privatizzazioni delle utilities municipali che voleva l’attuale Governo , con buona pace dei richiamati “ a parole” dettami dell’Unione Europea, e della BCE e con buona pace della lotta ai costi della politica. Tagli alla Politica Il precedente Governo Berlusconi aveva varato la Devolution voluta dalla Lega e redatta da Calderoli nella quale erano previste sia la devoluzione dei poteri alla periferia , sia la eliminazione del bicameralismo perfetto ma soprattutto il taglio del 50% dei deputati e senatori (la casta!) , che sarebbe dovuto iniziare proprio dal 2014 (la prossima legislatura)…….ERA LEGGE! Cosa hanno fanno l’ultimo Governo Prodi e il PD? Raccolgono mezzo milione di firme , indicono un referendum , e il “popolo sovrano” ristabilisce la “casta” ….. : la LEGGE fu abrogata. Riforma delle Pensioni L’ultimo Governo Berlusconi (quello precedente) aveva varato la riforma Maroni, che aveva eliminato la famosa gobba che squilibrava il sistema, che era l’unico vero problema all’equilibrio di un sistema che è perfettamente in linea con i sistemi degli altri paesi (a parte l’assistenzialismo e le pensioni fasulle concesse al Sud che è un ‘anomalia solo italiana ) Cambia il Governo arriva Prodi (con Bersani e Rosi Bindi ministri) ed ecco che sotto la pressione della CGIL ( Ministro del Lavoro un Ex Sindacalista CGIL ) si smonta la riforma con un costo stimato a 10 miliardi a carico dei posteri …..ora siamo a riparlare di pensioni, grazie a loro. Flessibilità E’ risaputo che in Italia nessuna multinazionale o impresa straniera investe per il sistema rigido della legge sul lavoro. In poche parole non si può licenziare nessuno, non solo i fannulloni ma anche i ladri, il chè, unito ad una giustizia lenta e molte volte parziale (sono molteplici i casi accaduti, specie nel pubblico impiego ) crea quel grande ostacolo che scoraggia ogni investitore nel nostro paese. Questa rigidità, peraltro, vale SOLO per le grandi aziende con più di 15 dipendenti , che rappresentano solo il 46% della forza lavoro nelle quali il Sindacato mantiene un potere notevole, (e tessere!) mentre per tutte le altre imprese, che sono la maggioranza, i dipendenti non hanno la stessa regola, e ci voleva questo governo ad estendere la cassa integrazione in deroga anche a questi lavoratori, che sino all’arrivo di questo “vituperato” governo non avevano, e nessun sindacato se n’è mai preoccupato. Negli altri Paesi europei questa regola ferrea non esiste ed è per questo che negli altri paesi il PIL aumenta a ritmi maggiori del nostro; gli investitori in Germania , sanno che possono licenziare per giusta causa, (addirittura in Danimarca in tre giorni) peraltro con la sicurezza che per il licenziato vi sia la garanzia di un sussidio da parte dello Stato, sino al giorno del reimpiego presso altra azienda o presso l’ azienda stessa, nel caso questa si sia ristrutturata per il meglio, per cui le imprese investono senza remore e il PIL aumenta. La variazione delle regole dell’art 18 nel senso sopracitato sono auspicate da fior di economisti anche nell’ambito della sinistra stessa, uno su tutti il giuslavorista Pietro Ichino (senatore PD) per non ricordare il premio Nobel dell’economia Franco Modigliani (anche lui economista di sinistra) e tanti altri, oltre naturalmente ai vari organi economici internazionali. Perché si vogliono fare le barricate per non fare passare tale riforma che tutti ci chiedono ? Semplice, perché nelle grandi aziende e specialmente nell’apparato pubblico vige il potere dei sindacati , che sono i veri padroni (senza rischio) delle aziende (la Marcegaglia se n’è fatta una ragione, Marchionne no!) e come ben si sa, rappresentano l’anima massimalista del PD e di fatto sono loro a dirigere l’orchestra e a dettare le regole, sia nelle grandi aziende ma anche nel Partito Democratico e cioè massima chiusura “ non ci siederemo neanche al tavolo delle trattative” ha tuonato la Camusso. E questi vorrebbero risanare il paese ed ottemperare le osservazioni dei nostri partners? E questi sono quelli che esaltavano Steve Job e la sua filosofia di vita? Ve lo dico io cosa sarebbero capaci di fare le sinistre al Governo: Tassare, tassare, tassare… e siccome tassare i grandi patrimoni (su cui sono d’accordo anch’io) non sarebbe sufficiente a bilanciare gli sprechi e i regali che di solito la sinistra fa ai suoi elettori, che sono quelli che gremiscono e gridano nelle piazze, pacifici e no , dai grandi patrimoni si passerebbe presto ai piccoli patrimoni, quelli che con tanta fatica e lavoro (su cui già peraltro le tasse sono state pagate) formano i risparmi dei cittadini che hanno già dato (specialmente in Padania) e vorrebbero godersi gli ultimi anni della loro vita in una relativa ma meritata tranquillità economica. Ma a parte i torti ai su citati cittadini , si andrebbe verso un sistema di socialismo reale che tanto piace ai vari Diliberto e a tutti coloro che non hanno mai lavorato sodo e rischiato nella loro vita, sistema , già sperimentato da altri paesi in tempi passati con i risultati che tutti conosciamo…….altro che Europa ! Silvio Rossi Lega Nord |