Tirreno Power

SINDACI PROVINCIA E REGIONE “ASSENTI INGIUSTIFICATI”
NELLA MANIFESTAZIONE CONTRO L’INQUINAMENTO DEL CARBONE

 Alla sobria, pacifica e partecipata manifestazione di Vado del 29 ottobre ’11 contro il carbone, bruciato nella locale centrale T. Power di Vado-Quiliano e nella cokeria di Cairo, promossa da numerose diverse associazioni e condivisa da gran parte dell’opinione pubblica, sensibile ormai da anni ai documentati effetti degli inquinanti del carbone devastanti per la salute e per l’ambiente, spiccava l’assenza dei Sindaci di Vado, Quiliano e Savona, che sono i primi responsabili della salute pubblica ma che evidentemente non hanno voluto confrontarsi pubblicamente con le problematiche sanitarie ed ambientali di questa “centrale in città” . Oggi su “La Stampa” del 30 c.m. leggiamo, tra i motivi a giustificare la loro assenza anche le critiche mosse nei loro confronti “E’ intollerabile stigmatizzare l’operato dei Sindaci sostenendo che non firmerebbero atti quali ordinanze di chiusura della centrale citando a sproposito l’esempio di Civitavecchia o invocando il principio di precauzione…..”

Entrando nel merito delle questioni sollevate ricordiamo che (vedi):

  • La nostra continua richiesta a Sindaci, Provincia e Regione di far chiudere gli inquinanti gruppi a carbone, che solo a vantaggio di T. Power funzionano a pieno regime causando l’80% dell’inquinamento dell’intero impianto, è basata sull’obbligo di far rispettare la norma IPPC AIA della Ue e del relativo Dlgs 128/2010 della Legge italiana. Tale legge per gli impianti esistenti a carbone prescrive precisi limiti di emissione (BAT) che non sono rispettati da più di 4 anni dagli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 ormai non più ristrutturabili e infatti la centrale lavora “illegalmente” in assenza della obbligatoria autorizzazione AIA. La normativa citata, in caso di inadempienze, a tutela della salute e dell’ambinte, prescrive da parte dell’Autorità prima una diffida e poi anche la chiusura dell’impianto.
  • Inoltre il principio di precauzione prevede che, in presenza di forti eccessi di mortalità e di malattie sul territorio (come oggi si registrano nel savonese), si debba provvedere a ridurre le emissioni di impianti fortemente inquinanti (La centrale di Vado è la principale fonte di inquinamento industriale di tutta la Liguria).
  • Stupisce quindi leggere che i Sindaci sono schierati contro chi chiede il rispetto delle norme e la tutela della salute e dell’ambiente quando invece ad esempio a Civitavecchia il Sindaco, con la collaborazione di medici e comitati locali, ha firmato l’ordinanza di chiusura di un inquinante gruppo a olio combustibile di T. Power che non rispettava i limiti AIA, appellandosi anche al principio di precauzione.(vedi )
  • Vogliamo infine ricordare anche la debolezza della loro azione in conferenza dei servizi dove la posizione di contrarietà al potenziamento dei Comuni non è riuscita a bloccare la decisione scelllerata di potenziamento a carbone voluta da T.Power con l’appoggio di Regione e Provincia…non sarà perchè sui gruppi a carbone sarà possibile bruciare anche il CDR dei rifiuti come previsto a pag. 170 del Piano provinciale e che sarà prodotto nella discarica comunale del Bosacaccio di Vado (36.000 – 48.000 tonnellate/anno) con enormi profitti per Ecosavona ma con produzione di pericolose diossine e metalli pesanti in aggiunta ai fumi del carbone?

Ribadiamo quindi almeno “depotenziamento e completa metanizzazione” di questa “centrale in città”.

Savona, 30 ottobre ’11

MODA Savona

 

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