Da tempo agiscono ai confini dello statuto del partito di Salvini, per fare e disfare alleanze politiche trasversali oscene, tali da imbarazzare ogni erede ideologico di Alberto Da Giussano. La tecnica operativa, trova il miglior terreno di applicazione in occasione di ogni tornata elettorale per le elezioni comunali, dove il Partito consegna all’autonomia dei dirigenti locali la rovina di se stesso.
Dove fanno accordi, posizionando una o più persone a loro collegate, portano disastri e il partito, la Lega, ci rimette nel breve e lungo termine. Si pensi a quanto accaduto a Savona durante il mandato elettorale della ormai dimenticata Caprioglio e soprattutto dopo. Si pensi alle elezioni regionali con l’eliminazione politica programmata dell’ostacolo Paolo Ardenti.
Fantasticate sulle elezioni di Frascherelli sindaco a Finale Ligure, continuate a farlo in ogni comune della provincia. Da ultimo quanto sta accadendo a Cairo Montenotte dove ufficialmente si dice Lambertini ma in pratica si vota Briano.
Tutto questo per continuare a bramare potere localmente.
Tutto questo nasce in valbormida ma il problema è dell’intera provincia di Savona, un gruppo di iscritti al partito o non iscritti ne condiziona rovinosamente le azioni e il simbolo.
Cari Leghisti state attenti.