Il complicato recupero dello stadio Bacigalupo

Dall’incontro che si è svolto a Legino con la giunta qualche verità trapela, ad esempio sui problemi legati allo stadio: il campo sportivo non si può abbattere (l’ex assessore Scaramuzza lo ha più volte affermato in campagna elettorale) neppure le curve come era stato detto in un primo tempo.
L’assessore Rossello, l’altra sera, lo ha dovuto ammettere: secondo piano di bacino, essendo lo stadio in zona rossa, se lo abbatti non puoi più ricostruirlo.
Il problema della stadio è complesso, c’è bisogno di qualcuno che se ne prenda cura con interventi minimi per fermare almeno il degrado, ma il Comune non si può vincolare a lungo termine  in quanto ne avrà bisogno tra qualche tempo per la realizzazione della cittadella dello sport richiesta dal campus  (se n’era parlato nella famosa cena di Bergeggi)
A breve si indirà un bando pubblico per assegnare la gara per un progetto che sistemi lo stadio e lo gestisca realizzando interventi minimi. (c’è già un progetto della proprietà del Savona calcio)
A chi si aggiudicherà il bando si dovrà, però,  garantire un tempo utile per rientrare dall’investimento  e questo pregiudicherebbe la realizzazioni della futura cittadella dello sport legata al campus. Per questo motivo il recupero dello stadio è una faccenda complessa

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