Sarà presentato domani lo studio sugli effetti delle emissioni causate dall´impianto a carbone di Tirreno Power |
Dal punto di vista sanitario non ci sarebbero ricadute significative di polveri e di radionuclidi sulle aree contigue alla centrale elettrica di Vado Ligure. È quanto emerge dallo studio compiuto dall´Arpal e che domani sarà presentato alla procura della Repubblica di Savona. O meglio, ai tre periti incaricati, al pool che cerca di capire se i tassi di mortalità e di malattia della popolazione residente in alcuni comuni sia influenzata dalle emissioni della centrale a carbone Tirreno Power.
L´indagine aperta lo scorso maggio dal procuratore capo, Francantonio Granero, e dal pm Danilo Ceccarelli, è stata affidata a Paolo Crosignani, primario dell´istituto Tumori di Milano (direttore del Registro Tumori e di Epidemiologia Ambientale), già perito di parte per la popolazione di Casale Monferrato nel processo per le morti d´amianto; Valerio Gennaro, responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell´Ist di Genova e membro dei Medici per l´Ambiente, è stato consulente della procura per l´Enichem di Porto Marghera e poi per il maxi processo contro l´Ilva di Genova; Paolo Franceschi, pneumologo di Vado Ligure, responsabile per l´ambiente dell´Ordine dei Medici di Savona. |