Dimissioni di Monica Giuliano

Secondo il mio punto di vista è venuto il momento di chiedere le dimissioni della dott.Monica Giuliano Perchè: ad esempio il progetto Maersk era stato approvato con sottopasso e non con sovrapasso sostenuto a suo tempo dal beato Peluffo e sucessivamente dal dott.Giacobbe e lo stesso sovrapasso doveva subire l’iter burocratico dell’intera opera e non come fosse un’opera dovuta in corso d’opera (sempre ammesso che la legge sia uguale per tutti)e la Giuliano era addirittura vicesindaco e la patata bollente è stata girata alla nuova amministrazione. In merito al dragaggio in mare nella zona interessata sia chiaro quanto segue: Anche se si trattasse di verificare la staticità del cassone prefabbricato malgrado sia in zona demaniale la stessa comittente deve darne comunicazione detagliata all’ufficio tecnico comunale + denuncia all’ASL provinciale + all’INPS+INAIL ma i più importanti alla Compamare Savona + Istituto idrografico Marina Genovae non ultimo esposizione del cartello inizio cantiere detagliato( dove è?) Siccome sembrerebbe che qualcuno essendo un’operazione demaniale tutto ciò non servirebbe e data la sua precedente funzione dott.Giuliano queste procedure lei le conosce. L’anno scorso Agosto 2010 l’Autorità portuale ha eseguito le prove di Metrocargo e i risultati sicuramente saranno in suo possesso alla stessa mia stregua e visti i risultati e conoscendo la quantità di organico occorrente per raggiungere obiettivi eclatanti dovrebbero indurre Lei a ponderare bene se è giustificabile un’opera così impattante. Potrebbe esaminare il problema con l’aiuto dell’ing.Roberto Drocchi,dirigente PD,suo ex collaboratore e certamente esperto in amministrazione industriale. Senza dubbio i ricorsi al TAR costano ai contribuenti ma certamente sarà opportuno esaminare tutti i debiti passati,presenti e futuri.E’ certamente plausibile la sua preoccupazione per eventuali debiti che i cittadini devono pagare per l’incompetenza di amministrazioni ma obiettivamente come mai non ha chiesto le dimissioni dell’ing.Canavese che,inaugurato il nuovo impianto scarico carbone sugli alti fondali in porto a Savona nel Gennaio 2011,a tutt’oggi non è ancora riuscito a scaricare una tonnellata di carbone ed è previsto per un lungo periodo il trasporto su gomme dello stesso per la Valbormida (120 – 150 mezzi al gtiorno in centro Savona!!!! Credo sia opportuno una lunga e ponderata riflessione I politici sono uguali dappertutto promettono di costruire ponti anche dove non ci sono fiumi

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