Melgrati – Casa della Legalità

Rinviato a giudizio Christian Abbondanza e la Casa della Legalità per diffamazione ai danni di Marco Melgrati.
 Il consigliere Regionale Melgrati esprime soddisfazione e rinnova la sua fiducia nella magistratura.
Christian Abbondanza: “Con Melgrati si andra’ a dibattimento…e ci sara’ da divertirsi!”

 Il consigliere Regionale Melgrati esprime soddisfazione e rinnova la sua fiducia nella magistratura

I fatti sono noti… all’inizio dello scorso anno era stato pubblicato, sul sito internet www.casa della legalità.org ripreso con enfasi da altri siti, tra i quali Alassio 2009 e Trucioli Savonesi, al titolo “Alassio il regno di Melgrati, dove il cemento cola”, dove veniva ripetutamente offesa la reputazione del Consigliere Regionale Marco Melgrati, ai tempi Sindaco di Alassio. Era scattata le denuncia per diffamazione, presso la procura di Genova, competente territorialmente, per i contenuti del filmato e delle scritte in sovrimpressione, che accostavano il Melgrati a comportamenti e appartenenze mafiose, a intrecci e appartenenze massoniche, e alla presunta incompatibilità del doppio ruolo di progettista e di amministratore pubblico di Melgrati.

In data 20 luglio del 2011 è finalmente stato firmato il “Decreto di citazione in giudizio” per Christian Abbondanza, che il giorno 8 marzo 2012 dovrà rispondere quale imputato in tribunale a Genova per il reato di cui all’art. 595 commi 1,2 e 3 c.p., Pubblico Ministero il dott. Pier Carlo Di Gennaro, che, concluse le indagini preliminari, ne ha disposti il rinvio a giudizio con la seguente motivazione: “perché pubblicando sul sito internet www.casa della legalità.org (e quindi comunicando, con più persone e con un mezzo di pubblicità), un articolo a commento di un video parimenti e nello stesso contesto pubblicato dicente: “Alassio il regno di Melgrati, dove il cemento cola”, offendendo la reputazione di Melgrati Marco anche attribuendogli fatti determinati quali il ricoprire il doppio ruolo di progettista di opere eseguite in ambito comunale e di Sindaco del comune di Alassio o l’essere stato il Melgrati menzionato in atti della Commissione Antimafia o infine, l’aver fatto parte di logge massoniche, oggetto l’Abbondanza anche di recidiva infraquinquennale. 

Nel ribadire la mia assoluta estraneità a comportamenti men che leciti, “commenta Melgrati” avendo anche scritto una lettera al presidente della Commissione Antimafia, e assolutamente estraneo a contiguità mafiose, paventate nel video, e estraneo anche al mondo della Massoneria, essendo legittimato a esercitare il doppio ruolo di progettista e di Sindaco, come numerose indagini della magistratura hanno ormai acclarato, anche in relazione alle mai avvenute pressioni a uffici, dirigenti o commissione edilizia; esprimo grande soddisfazione per questo rinvio a giudizio del responsabile del sito www.casa della legalità.org Christian Abbondanza, ribadendo la mia assoluta fiducia nella Magistratura, nonostante qualche incomprensione nel passato con la Magistratura inquirente savonese, peraltro sfociata nelle continue assoluzioni per i procedimenti a mio carico, che hanno dimostrato la mia onestà, rettitudine e buona fede, anche in presenza di errori effettivamente commessi, soprattutto nell’espletamento di una professione difficile quale quella dell’Architetto, e annuncio la mia costituzione di parte civile in questo procedimento penale, auspicando una pena esemplare per chi non ha rispetto di niente e di nessuno come dimostrato in mille occasioni dal sig. Abbondanza, usando la diffamazione e il sospetto come strumento. Annuncio già che se arriverà una condanna, e ci sarà una cifra destinata a rifondere la mia onorabilità, questa cifra sarà da me devoluta in beneficenza al reparto di pediatria infantile dell’ospedale di Savona del Prof. Cohen. 

Marco Melgrati Consigliere Regionale

 

Con Melgrati si andra’ a dibattimento… e ci sara’ da divertirsi!

 

Siamo lieti di apprendere dalcomunicato stampa di Marco Melgrati(PDL), il già sindaco-architetto del savonese più indagato e inquisito certamente dell’intera Liguria ed ora in Consiglio Regionale, che per la querela da lui sporta (assistito dall’esponente PD, avvocato Franco Vazio)  lo scorso anno per un nostro articolo e video si andrà a dibattimento a seguito della chiusura indagini (ancora non notificataci) da parte della Procura di Genova [pm Carlo Di Gennaro, lo stesso che chiudendo le indagini per la querela di Vincenzo MOIO, sempre a carico del Presidente della Casa della Legalità, valuta vi sia diffamazione nel dire che Vincenzo MOIO risulta agli atti essere un affiliato alla ‘Ndrangheta… peccato che – come abbiamo ampiamente documentato – Vincenzo MOIO risulta affiliato alla ‘Ndrangheta secondo il ROS, da DDA di Reggio Calabria e persino quella di Genova… ma questo deve essere un dettaglio sfuggito alla Procura].

Come “Casa della Legalità” abbiamo riportato in tale articolo fatti certi ed inconfutabili e quindi sarà semplice dimostrare che non sussiste alcuna diffamazione ai danni del Melgrati, così come nessuna offesa alla sua reputazione, ma solo ed esclusivamente pubblicazione di informazioni reali e critiche legittime su quel Sindaco di Alassio poi dichiarato decaduto dalla carica con Decreto del Presidente della Repubblica… e costantemente sotto inchiesta da parte della Procura di Savona! (Nel merito ne abbiamo già parlato, vedi qui e qui).

Sarà invece più difficile per il Melgrati spiegare in aula, quando sarà il momento di questo altro dibattimento, a seguito della nostra querela, gli insulti gratuiti che ha portato alla nostra organizzazione quando, davanti al Porto degli scandali di Imperia, nell’ottobre scorso, dichiarò dal palco allestito dai fedeli uomini di Claudio Scajola che siamo “infami” e “personaggi squallidi”, per poi aggiungere che “la mafia qui non esiste” e che la “magistratura è di sinistra” [qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=POwTJpi-fBQ&feature=channel_video_title].


Piccolo dettaglio: secondo i pronunciamenti della Corte di Cassazione la sede di giudizio per il reato di diffamazione è quella che a seguito di effettive indagini risulta essersi consumato il reato contestato che, per le pubblicazioni via internet, risulta non più la sede del server o di residenza del querelato, ma la residenza di chi ha letto/visto quanto viene contestato… e nel caso di Melgrati (che depositò querela a Savona, dichiarando che lì apprese dell’articolo e video oggetto della sua querela) la Procura ed il Tribunale competente non è Genova, ma Savona (e questo dettaglio procedurale sarà oggetto di apposita iniziativa secondo le vigenti procedure). Al Comando della Polizia di Stato di Alassio, dove lavora la moglie di Marco Melgrati, che ha seguito l’indagine a seguito della sua querela lì depositata, questo dettaglio deve essere sfuggito… Forse non avevano più come “ospite” al Commissariato l’Avv. Giuseppe “Pino” Strangi (chiamato in servizio quale Segretario Generale al Comune di Alassio dall’Amministrazione di Marco Melgrati, dopo essere rimasto disoccupato a seguito dello scioglimento per mafia del Comune ove operava prima, ovvero Gioia Tauro), altrimenti potevano chiedergli un parere in merito… lui è persona molto competente!


L’Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D’Agostino

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