Siamo al D-Day del governo e la narrazione è dentro o fuori, considerato che Renzi pesta duro.
Per assurdo, mi pare che un merito ce l’ha il Renzi, l’aver posto temi di merito e argomentati sul proseguo dell’azione di questo governo per continuare a sostenerlo.
Però attenti, quale preoccupazione lo attanaglia?
Renzi ha parlato del piano vaccini, del MES e del piano italiano per il Recovery Fund, di cantieri da sbloccare, di delega ai servizi segreti, di scuola e del ruolo del commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 Domenico Arcuri, ecc, ecc. quindi una commistione fra interessi specifici e idee x catturare consenso, per cancellare una fotografia ormai entrata in testa agli italiani dove al primo posto c’è il PIL e le imprese della grande finanza.
Il suo egocentrismo, la sua arroganza segnano il passo dentro alla confusione di questa alleanza di governo fra forze diverse che però si stanno avvicinando per sensibilità politica acquisita nella pratica, dove il PD fa da collante a Leu, e M5S (non al contrario) che certamente ha una situazione inedita per la gestione della pandemia e per le implicazioni economiche e sociali.
Cosa c’è di nuovo dato che da mesi continua questa situazione poco chiara, poco programmata e molto improvvisata?
C’è una quantità di soldi in arrivo(forse) dall’EU, parte in prestito, parte a fondo perduto, ma tutti da rendere nel piano di contribuzione europeo delle nazioni secondo accordi.
L’Italia pare di 209 miliardi di euro renderà alla fine 226 miliardi di euro. Niente è gratis, neppure quello che sulla carta è spiegato come a …fondo perduto.
Penso ci sia uno scontro fra consorterie soprattutto interne all’ambiente PD fra ex ed apparati resistenti e inossidabili che ovviamente coinvolge anche il M5S .
Italia viva ha 40 parlamentari e circa il 3% di consensi, il M5S aveva il 33% di consenso elettorale con 338 parlamentari (all’inizio della legislatura) mi pare di cui oggi circa 50 si sono volatilizzati fra gruppo misto e altre formazioni).
Inoltre nel M5S vi è una forte spaccatura interna fra vertici e esponenti vari e una base ormai inerte
Se vanno al voto è probabile che: i renziani non superino la soglia del 3% e il M5S sul piano nazionale si attesti attorno al 10-12 % . Minoranze sociali, maggioranze parlamentari.
Certamente le motivazioni sono diverse fra i vari gruppi politici con un PD rivitalizzato nel dopo Renzi segretario dallo stesso M5S (da ricordare) e a cui il magico vertice, ha concesso i ministeri decisivi e determinanti (economia, interni, rappresentanza Eu, ecc).
Oggi il PD non è lo stesso di quando ha iniziato l’alleanza anche se diviso in correnti, senza un vero leader, con agganci importanti nelle varie lobby che contano legate alle fossili, alle costruzioni di grandi opere, ecc. ma comunque ricompattato nelle linee di fondo e con buone risorse economiche oltre che influenze importanti nella carta stampata e nella Rai.
Quindi sono questi soldi in arrivo, come spiega bene in dettaglio relativo, Giancarlo Oddi https://parolelibere.blog/2021/01/16/cosa-ce-e-cosa-manca-nel-pacco-regalo-del-recovery-plan/
che creano la fibrillazione politica, con i media a fare da compressione e “saturazione sensoriale”
Se quello su scritto ha un senso, questo governo ormai è ricattato anche dall’usciere del parlamento e sarà dura vedere i Mastella, i Razzi, i Nencini opportunisti democristiani-socialisti, vere reliquie preistoriche resistenti nel parlamento e fino ad ora in silenzio sornione che possano salvare Conte e la compagine che rappresenta se non con ulteriori concessioni in negativo a un piano già squalificato di per sé!
Non è un caso che avviene prima dell’avvio del Recovery Plan e lo ponga gente che è sulla soglia della sparizione politica.
Chi c’è alle spalle di questo pressing nel panorama nazionale?
Non vedo aquile a far politica nel cdx(certamente non la Meloni o il felpa), posso solo fare ipotesi attendibili ma non provate, indicando i fantasmi mai fermati degli emissari di Berlusconi che con il cucitore di trame Letta introdotto nei circuiti importanti del Vaticano, della finanza, della grande imprenditoria finanziaria, dei Verdini che ha trasformato il carcere in studio esecutivo con pellegrinaggio dei soliti noti (fra cui Renzi) . Il vecchio lupo pieno di problemi ma abile costruttore e cambiamenti spregiudicati.
Quindi che significa?
Difficile dire come finirà, ma il tentativo è legato alla massoneria più robusta, ai circoli affaristici e finanziari internazionali con interessi ben radicati in Italia.
Un colpo da maestri se riesce dal loro punto di vista: far dare una spallata a Conte da parte di forze minoritarie, con elezioni e governo certo alla dx o, nel caso si mantengano, una redistribuzione di torta economica da gestire.
In più Renzi potrebbe già aver concordato una partita di giro per rientrare con parte dei suoi nel circuito del CDX, spregiudicato com’è.
Cosa manca?
Un ruolo per gli italiani, per i cittadini ormai distanti anni luce da questi giochi e che attraverso la disaffezione, l’interesse per la politica manifestano segni di disorientamento stretti da una gestione pandemica obbligata che vincola ogni azione.
E’ una storia di spartizione di risorse fra i soliti noti, non c’è trippa per il “popolo”, ma non c’era già prima, perché questo recovery plan e le mosse amministrative senza dialogo civile, ne democrazia, fanno capire come tutto cambia per non mutare nulla.
Non può essere positiva questa crisi nella maggioranza, troppo ricattata, senza nessun legame se non attraverso i social con i cittadini, con i movimenti civili chiusi in webinar e a costruire reti di collegamento solo virtuali (per ora).
Imparare a capire lo scenario sociale è importante per la stabilità personale e comportamentale.
Gianni Gatti
Savona, 17- gennaio- 2021