Il valzer delle tessere e non solo


Il fenomeno dei disoccupati che si iscrivono ai partiti per cercare un posto di lavoro è sempre esistito soprattutto tempi di crisi un posto da consigliere o in qualche partecipata qualche euro lo fa guadagnare.

Quello che più indispone sono i valzer delle tessere tra i politici e vari manager che prendono la tessera o cambiano disinvoltamente partito per la loro sete di potere.

Ultimamente abbiamo Sindaci eletti col Pd che non prendono più la tessera del partito e si avvicinano a Toti e al centrodestra.

Dirigenti in pensione che si iscrivono alla Lega (per fortuna inutilmente) per cercare di accaparrarsi la poltrona di presidente di Opere Sociali.

Ci sono poi gli aspiranti candidati che improvvisamente si trasformano in tuttologi, disquisiscono di cultura, di sociale, di economia e approfittano di ogni occasione per dire la loro.

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