Avremmo voluto riportare in colonna le impressioni del nuovo Sindaco, Caterina Mordeglia, sul primo periodo di reggenza; peraltro coincidente, svanita l’euforia dei primi giorni, con la stagione estiva: sempre ‘avventura’, nel senso dell’imprevisto, a trovarselo girato l’angolo.
Abbiamo atteso, rispettosamente (motivo questo, ma non primario ed esclusivo, della ritardata uscita, non certo la prima, e di cui spesso siamo stati rimproverati…causa anche le Poste…) forti dell’impegno che avevamo avuto di un corrente colloquio su cose di Celle, riportato nel numero precedente. Non nascondiamo una certa delusione ma comprendiamo come essa stia pagando la novità del ruolo in prima linea, di sicuro ben diverso da quello esercitato nel pur lungo periodo di militanza ammnistrativa quale Assessore Vice Sindaco.
Delusione alquanto lenita dal ‘pezzo’ che non ci ha fatto mancare il nostro Giorgio Siri, Assessore pure lui. E dunque, nell’augurarle buon lavoro e nel farle incitamento ad aver conferma, i çellaschi e cellesi, della fiducia per averla votata, contiamo che consenta qualche ritaglio di dialogo da passare, per iscritto, alla quotidianità storica di Celle. Beh, azzerati i ‘cento’, scriveremo per i ‘duecento’. D’accordo?
Pierino Ratto