Nel ponente ligure ed entroterra, nonostante la vittoria alle europee, la Lega è il partito più “incasinato”, perchè il risultato in molte realtà non è sovrapponibile alle amministrative. Le interpretazioni sono tante, ma alla fine tutto viene pesato in funzione degli assetti presenti che avranno rilevanza in funzione delle prossime elezioni regionali del 2020. Uominiliberi con un articolo del 10 febbraio 2019 avevamo parlato di Stalingrado o Caporetto per le future elezioni di Finale Ligure, Pietra Ligure, tutti comuni dove il Pd ha vinto facendo contento il Segretario Vigliercio. Altra sonora batosta la Lega l’ha presa ad Albenga che doveva essere la madre di tutte le battaglie.
Con riferimento a queste situazioni il Segretario Sasso Del Verme ha parlato di un risultato positivo in generale mentre il Senatore Ripamonti ha fatto il mea culpa ed ha parlato di debacle. Successivamente un Leghista doc, Roberto Paolino, Segretario della Sezione di Finale Ligure e Pietra Ligure, ha dato le dimissioni.
Proprio oggi IVG dà la notizia che detta sezione sarà commissariata dal Senatore Ripamonti che avrà il compito di fare due sezioni e riorganizzarle.
Premesso ciò, salta all’occhio subito la contraddizione fra Sasso Dal Verme e Ripamonti, ma è stato chiaramente un incidente di percorso in quanto i due Leghisti sono legati da una profonda amicizia e anche dal fatto che sono soci ad Alassio di una Agenzia immobiliare; politicamente invece si sono divisi i compiti: Ripamonti prima Assessore a Savona, poi Senatore e Sasso Dal Verme Segretario Provinciale, Sindaco di Laigueglia e futuro candidato nel 2020 alla Regione Liguria.
Questo sodalizio dovrà resistere fino alle prossime regionali e sarà difeso dai due strenuamente per non rompere il giochino di potere, certo che se il loro futuro dipendesse dai risultati amministrativi e da come è organizzato il partito sul territorio qualche dubbio sorgerebbe.
Le grandi sconfitte in ordine sono state Albenga per qualche centinaia di voti a causa di una campagna elettorale gestita male con evidenti ambiguità nella scelta dei candidati, mentre per Pietra Ligure e Finale Ligure è stato sbagliato proprio tutto. Una campagna elettorale sotto tono, con liste fatte di premura e candidati non rappresentativi del territorio, va anche detto che la sezione di Finale e Pietra è poca cosa rispetto ai partiti avversari, non è mai stata fatta crescere e questa la dice lunga sulla filosofia della dirigenza provinciale ovvero meno iscritti meno rogne e meno disturbo ai manovratori soprattutto in funzione delle strategie del cerchio magico.
L’ Onorevole Sara Foscolo, candidato Sindaco a Pietra, è stata mandata al massacro forse per depotenziarla ad eventuali elezioni regionali o politiche anticipate.
Massimo Gualberti, Candidato Sindaco a Finale, non Leghista è sempre stato percepito come uno di centro troppo moderato e poco grintoso, tra l’altro pensava d’avere in lista nomi più autorevoli ed aiuti elettorali più consistenti. Voci di corridoio su cui non c’è la controprova, dicono che personaggi come l’architetto Alessandro Revello, prima democristiano poi con Forza Italia ora passato alla Lega che lo ha premiato con la Presidenza di ARTE Savona e la moglie Milena Scosseria ristoratrice di Orco Feglino, prima Forza Italia ora Lega, non si sono impegnati molto a parte una cena con Candidati alle Europee e a qualche decina di Leghisti. In passato le cene le facevano con Scajola e Vaccarezza, quelle sì che erano cene, ma i tempi sono cambiati.