Vado Ligure – Bombardier cede il passo ad un centro commerciale?

L’iter per la realizzazione del nuovo centro commerciale nelle aree dismesse delle ex officine Ferrero di Vado Ligure pare abbia registrato un passo avanti. Il 23 gennaio, presso il Mare Hotel di Savona, è stato presentato un piano per la realizzazione di due o tre medie strutture di vendita specializzate, un’area residenziale e una grande piazza – arena con spazi verdi (La Stampa giovedì 24 gennaio 2019)

Secondo quanto riportato dal Secolo XIX alla presentazione del progetto non ha preso parte nessun rappresentante dell’amministrazione comunale, anche perché è ancora pendente un ricorso al Consiglio di Stato. Inoltre, perché il piano per la riqualificazione dei 52mila metri quadri occupati dalle ex officine Ferrero diventi cantierabile, è necessario apportare una variante urbanistica.

Le aree ex Ferrero sono oggetto di uno scontro tra la Regione Liguria, a maggioranza centrodestra, competente per il rilascio delle licenze commerciali, che ha dichiarato ammissibile una nuova struttura di vendita, mentre il comune di Vado Ligure, di centrosinistra, competente sull’assetto urbanistico, avanzerebbe delle riserve sotto quest’ultimo punto di vista (LEGGI).

A Vado Ligure è presente il centro commerciale Molo 844 che occupa una superficie di circa 25mila metri quadri con all’interno un supermercato Coop, oltre alla riapertura della vecchia sede ristrutturata della Coop di Via Cesare Cantù. Nel giro di poche centinaia di metri dal centro della cittadina sono presenti molte strutture di grande distribuzione in diretta concorrenza con il piccolo commercio locale.

Sul comune di Vado Ligure, oltre alla riqualificazione delle aree ex Ferrero, ruotano diversi altri interessi tra cui il completamento della viabilità della piattaforma APM Terminals, i fondi relativi all’area di crisi complessa del savonese fino alla possibile realizzazione, sulle aree Tirreno Power, di un biodigestore anaerobico con relative possibili esalazioni maleodoranti ed inquinanti. Non può sfuggire la contraddizione che le torri residenziali delle ex officine Ferrero si affaccino a poca distanza dalle aree Tirreno Power dove si vorrebbe impiantare il biodigestore anaerobico.

Monica Giuliano

In questo turbinio di interessi, spesso anche contrastanti, possono rientrare le avance del centrodestra nei confronti di Monica Giuliano sindaco di Vado Ligure eletto nelle fila del PD ed in attesa di riconferma nelle elezioni amministrative di primavera, di cui abbiamo già ampiamente riportato (LEGGI).

Riguardo all’operazione commerciale e residenziale nelle aree ex Ferrero si deve evidenziare anche la vicinanza allo stabilimento per la produzione di rotabili ferroviari di Bombardier, con il relativo passaggio di mezzi di carico e scarico delle merci durante l’arco della giornata. Bombardier, storica azienda di costruzione di materiale rotabile che occupa 530 lavoratori, dalla seconda metà del 2016 versa in un grave stato di crisi a causa di una mancata aggiudicazione di una commessa per Trenitalia per il trasporto regionale. Inoltre, la mancanza di una chiara strategia industriale ed infrastrutturale per il paese, da parte del governo giallo-verde del razzismo e della paura proprietaria, non è di aiuto alla soluzione della vertenza di Bombardier.

Si deve inoltre evidenziare che l’avanzamento delle attività progettuali sulle aree ex Ferrero è di pochi giorni successivi all’ennesimo rinvio del vertice presso il Ministero dello Sviluppo economico per discutere sulla vertenza di Bombardier, il fatto che attiguamente ad uno stabilimento industriale in crisi si possa realizzare un’operazione commerciale e residenziale pone diversi interrogativi. Interrogativi che visto lo storico sistema consociativo tra impresa, politica e sindacati savonesi, più volte denunciato in diversi nostri articoli (LEGGI), oltre ad essere ampiamente documentato da tempo, anche da illustri cronisti (LEGGI), rappresentano sicuramente un’incognita in più nella risoluzione della vertenza dei lavoratori di Bombardier.

Angelo Vaccarezza (Forza Italia) e Monica Giuliano (solidarizzano) con i lavoratori di Bombardier

A riguardo del rinvio del vertice presso il Ministero dello Sviluppo economico per discutere della vertenza di Bombardier il sindaco Monica Giuliano dichiara «confidiamo che questi giorni che ci separano dalla nuova convocazione servano al gruppo e alle parti per fare chiarezza e avere un quadro concreto della situazione su prospettive dell’alta velocità e sull’occupazione nel sito vadese». (La Stampa venerdì 18 gennaio 2019)

Non bisogna dimenticare che l’ultimo sciopero con manifestazione tenuto dai lavoratori di Bombardier, si era sciolto nel piovoso e freddo pomeriggio del 19 dicembre 2018, con l’assicurazione da parte della Prefettura di Savona di ottenere dal MISE, entro la serata del 19 dicembre, una nota con qualche riga di garanzia per mettere in sicurezza lo stabilimento di Vado Ligure di Bombardier. Nota ad oggi mai arrivata. (Il Secolo XIX 20 dicembre 2018)

Lo sciopero del 19 dicembre valse però al segretario provinciale della CGIL, Andrea Pasa, un invito al brindisi di fine anno in Prefettura alla presenza di esponenti politici ed imprenditoriali locali. Ad oggi, non sono però ben chiari i risultati ottenuti dai lavoratori di Bombardier dalla partecipazione del segretario della CGIL savonese all’ennesima passerella mondana (LEGGI).

Landini – Pasa

Il 2019 per i lavoratori di savonesi sarà sicuramente un anno di svolta, con l’entrata in scena del nuovo segretario generale della CGIL Maurizio Landini i tempi delle passerelle televisive ai talk show, ai telegiornali locali e dei brindisi volgerà rapidamente al termine e se anche i tranquilli sindacalisti savonesi che non hanno mai lavorato o non si ricordano dell’ultimo lavoro svolto, come i due vicepremier Salvini e Di Maio, da oggi sono avvertiti.

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