“A Campanassa” d’ancheu”

Sabato 15 dicembre dell’anno di grazia 2018 è stato “celebrato” il consueto “Confuoco”.

La prima domanda che i savonesi si sono posti è relativa alla ‘data’: perché a metà dicembre e non alla vigilia di Natale (il 22 o 23 del mese) ???????

Da sempre, per tradizione ma anche per logica, essendo l’omaggio solstiziale beneaugurante del “popolo” savonese ai propri amministratori, “reggitori” dell’Amministrazione cittadina, il ‘confuoco’ si è celebrato nel fine settimana precedente il Natale.

Da “O leûdo” di Sestri Levante, alla ‘Compagna’ di Genova, come a tutte le altre associazioni culturali che rinnovano tale ‘omaggio’ e tutelano le tradizioni, presenti sull’intero arco della Liguria, mantengono la collocazione temporale.

Perché “A Campanassa” ed il Comune di Savona (per quanto esso abbia concorso alla scelta della data) hanno stravolto le regole consolidate?

Forse qualcuno aveva ‘impegni’ differenti?

Comunque il ‘Confuoco’ a metà del mese ha presentato aspetti molto negativi, quali l’assenza delle più importanti Autorità locali, così da costringere il presidente della ‘A Campanassa’ a “ringraziare” presidenti di club ed i pochi cittadini partecipanti.

 

I ‘militari’ presenti, anzichè come di consueto nella prima fila del pubblico, troneggiavano sul palco, quasi a ‘difesa’ del “Personaggio” savonese al quale è stato dedicato il tradizionale vaso del Con fuoco.

Se si aggiunge il “tono minore”, con scambi di battute relative alla vita cittadina, in perfetto lingua italica, anzichè in dialetto ‘cicciollou’ senza la pur cordiale’solennità’ dell’evento, il ‘quadro’ si completa con effetti ‘attenuati’ per le future sorti della Associazioni e dei Suoi cittadini, anzichè consone al “ritorno della luce”, proprio della ricorrenza religiosa e di calendario.

Hanno ‘salvato’ la ‘tradizione’ gli interventi dei bambini, i quali – SOLO loro – si sono rivolti al Sindaco con piccoli, ma puntuali ‘mugugni’ in lingua savonese!!! W i bimbi!!!

Poi, “A Campanassa ringrazia”, il riconoscimento da un po’ di tempo rivolto ad un savonese per meriti verso la città, è stato conferito all’on. Cristina Rossello, nominata dal suo partito responsabile della commissione politiche europee, elencando le caratteristiche del personaggio dalla adolescenza allo sviluppo, con le cariche di partito raggiunte.

Anche in proposito, quali che siano le doti del personaggio, il riferimento ai meriti “di partito” violalo statuto della “A Campanassa” che sancisce la apoliticità delle Associazione?

Il tutto fa ritenere che “A Campanassa” debba “rivedere il suo stile” di comportamento, per riportarlo a quello dei Padri (fondatori soprattutto), sempre, in ogni occasione, gelosi custodi delle tradizioni, i quali non perdevano occasione per dimostrare il persistente ORGOGLIO della appartenenza alla “gente sabazia”.

Rocco Peluffo

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