Il consiglio comunale di Finale Ligure ha approvato all’ unanimità l’ ordine del giorno
che proponeva di aderire all’ appello promosso da Libera….
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(www.libera.it), associazione di Don Ciotti, e avviso pubblico (www.avvisopubblico.it) al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè intervenga, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, xchè governo e Parlamento ratifichino e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. All’ ordine del giorno proposto dalla minoranza hanno aderito tutti i consiglieri di aderire rimarcando con chiarezza che anche Finale Ligure fa parte di una comunità in cammino verso un riscatto totale dalle mafie e dal malaffare. Ci tengo a sottolineare le motivazioni della campagna: non si tratta di una dichiarazione di principio ma di un punto cruciale. Infatti come cittadini italiani paghiamo ogni anno 1.000 euro a testa per la tassa occulta chiamata corruzione. A certificare il peso economico di questo reato è stata recentemente la Corte dei Conti. I giudici contabili hanno stimato che ogni anno in Italia la corruzione drena risorse pubbliche per un importo di 60 miliardi di euro. Ai costi economici vanno poi aggiunti quelli politici. La corruzione altera sensibilmente la qualità della democrazia di un paese e viola pesantemente alcuni principi basilari, in primis quello dell’eguaglianza. Un candidato corrotto dispone di maggiori risorse finanziarie per fare la sua campagna elettorale ed ha quindi maggiori chances di vincere. Inoltre il politico corrotto, una volta eletto, non opererà certamente per il bene comune e l’interesse collettivo – principio di eguaglianza – ma tutelerà gli interessi propri e quelli di coloro che lo hanno sostenuto economicamente (e non solo). Altri costi della corruzione sono quelli sociali. Laddove vi è corruzione la qualità delle opere pubbliche è scadente – un terremoto non particolarmente forte o un po’ più di pioggia del normale generano ingenti danni materiali, feriti e morti innocenti, sia tra i cittadini che tra i lavoratori – la meritocrazia è soppiantata dalla furbizia (si vedano le parentopoli nelle assunzioni pubbliche e nel mondo universitario), i controlli sono assenti o sensibilmente limitati, l’ambiente è devastato dalla criminalità e dall’imprenditoria che fa affari con essa. Tante persone sono morte per cancro o sono affette da gravi patologie laddove sono stati smaltiti illegalmente rifiuti tossico-nocivi.
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