A Carcare, accordo Lega – PD, L’intesa Lega – PD a Carcare è un affare che risale ancora ai tempi delle scorse elezioni amministrative (2013). Al golpe ideato da Maurizio Torterolo e da Guido Bonino (Lega Nord) insieme al presidente della Regione Claudio Burlando (PD), è seguito un periodo di commissariamento durante il quale gli stessi golpisti ringraziavano il commissario per il suo buon operato (non gli è stato di buon auspicio per il futuro), poi è seguita una lista mista.
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Oggi cosa abbiamo, un partito politico, la Lega che non riesce a trovare due persone “vergini” da inserire in una lista civica, ma ne ha ben dodici per fare una lista con etichetta. Molto strano. No, tutto normale se dietro alle quinte c’è un perverso accordo per cancellare dalla scena politica valbormidese il più autonomo, quindi il più pericoloso, dei giovani cresciuti nelle amministrazioni locali negli ultimi 15 anni. L’accordo è contro De Vecchi ovviamente, contro i suoi 44 anni, venti di esperienza politica localista, quindi contro il rischio che la sua candidatura a sindaco di Carcare possa determinare nuovi equilibri politici sul territorio valbormidese.
Sono d’accordo nel PD, dove il segretario locale Rodolfo Mirri insieme a Mauro Righello propongono Lorenzi, una lista con dietro tutta la nostalgia PCI degli anni 70 80 e 90, dove i giovani hanno il ruolo di comparse. Sono d’accordo nella Lega, dove Bonino e Ardenti separati in casa guardano a Carcare come terreno da desertificare e trovano in Legario, appetitoso di nuovi incarichi e poltroncine, il migliore esecutore. Anche in questa lista i giovani sono burattini. E’ d’accordo l’M5S, dove i candidati sono contenti di mettersi per la prima volta alla prova con il simbolo ufficiale.
Quattro liste a Carcare non è proprio vero, meglio parlare di due blocchi, uno alla ricerca del voto contro De Vecchi (PD, LEGA, M5S) e uno alla ricerca del voto per se stesso (LISTA DE VECCHI). Da una parte un blocco a tre teste, fortemente politicizzato dagli accordi di segreteria che poco hanno di carcarese, con burattinai da primissima repubblica attivati contro il naturale ricambio generazionale. Dall’altra un blocco, unico autonomo e spontaneo che, rappresenta la continuità con l’esperienza amministrativa maturata negli anni precedenti.
Nella pratica 3 contro 1. |