LA MICINA FRETTOLOSA PARTORISCE I MICINI CIECHI
Stamattina mentre mi stavo incamminando verso l’ufficio leggo in bacheca del Secolo XIX
“consiglieri nascondono la dichiarazione”
Mi domando “vuoi vedere che me ne sono dimenticato anch’io?”
Infatti anche io mi trovo nella “lista nera”, con mio disappunto e, probabilmente, felicità altrui.
Fortunatamente la bacheca si trova proprio sotto l’ufficio del mio commercialista, per cui sono subito salito, ritirato la copia del mio UNICO e recapitata prontamente all’Ufficio Comunale incaricato.
Naturalmente mi sono presentato …
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diciamo “alterato” perchè non considero certamente giusto che sia un Giornale ad avvisarmi di una mia dimenticanza, se mai deve essere l’Ufficio preposto. In verità il funzionario mi ha fatto presente che era stata inviata una mail a Ottobre, quando io mi trovavo negli Stati Uniti per motivi di lavoro , che ricordo non ero stato in grado di aprire, e quindi non avevo potuto verificare il contenuto; dopo di chè ne era stata inviata un’altra il giorno 5 gennaio, che trovandosi in mezzo ad altre mail spam, confesso ahimè mi è sfuggita. Avendo amministrato un Azienda di medie dimensioni per 40 anni, della quale tuttora sono Presidente pur non amminìstrandola più in prima persona , mi preme fare alcune riflessioni che attengono alla differenza che passa fra il pubblico ed il privato. Un Azienda sia pubblica che privata ha svariati incombenze e scadenze, tuttavia gli impiegati addetti a tali incombenze e pagati per gestire tali incombenze sono tenuti a raccogliere le firme e facilitare i dirigenti alla ossevanza delle norme e scadenze……sono pagati per quello. In 40 anni di gestione della mia Azienda non mi è mai successo di toppare una scadenza, per il semplice motivo che i miei collaboratori mi hanno messo nelle condizioni di non farlo. Essendo noi Consiglieri i delegati dei cittadini ad amministrare l’Azienda Comune, si presume che tutto l’apparato burocratico sia di supporto e si presti a dare il massimo, affinché la macchina comunale nel suo insieme funzioni, come avviene nel privato, dove, se la macchina non funziona , per esempio nel non ottemperare alle regole e alle incombenze dovute, eventuali sanzioni salate possono addirittura fare fallire l’Azienda con il pericolo di fare perdere il posto agli stessi dipendenti. Questo senso del dovere purtroppo abbantanza spesso manca nel pubblico e nel nostro caso è parzialmente mancato, a mio avviso, , perché visto che , nonostante le mail di richiesta, mancavano ancora le dichiarazioni di 5 Consiglieri, le impiegate avrebbero potuto dare un colpo di telefono e non basarsi su una mail mandata in tempo di vacanze natalizie. Un‘ altra considerazione va al giornale cittadino che “sbatte” nella locandina notizie, in modo tale che possono essere interpretate in maniera nettamente diversa da quella che è in realtà, per cui colgo l’occasione per chiarire come diciamo noi liguri “emmu detu” e non nascondiamo un bel niente, piuttosto se attendevano l’ultimo giorno utile a pubblicare le dichiarazioni dei Consiglieri, come la Legge Nazionale prevede, e cioè il 17/1 avrebbero dato un elenco completo e una informazione corretta, cosa che spesso purtroppo non accade in questa città. Silvio Rossi Consigliere LEGA NORD |