L’incredibile cantonata della Caprioglio

Ordinanza sui cani e la sentenza della Cassazione
L’incredibile cantonata della Caprioglio
Il sindaco Caprioglio ha preso una cantonata incredibile: la sentenza da lei citata dimostra che chi contesta l’ordinanza ha ragione chiarendo definitivamente che per quanto un animale possa essere stato bene educato il momento in cui decide di espletare i propri bisogni è imprevedibile e non sopprimibile a meno di non voler compiere un maltrattamento sullo stesso, comportamento che costituisce reato.

Il presunto vademecum della Cassazione citato dal sindaco non esiste, tra l’altro l’avvocato Caprioglio dovrebbe ben sapere quali sono le competenze dei giudici tra le quali non rientra certo quella di stilare vademecum.

Ma allora il fantomatico vademecum da dove è spuntato? Molto banalmente digitando su Google le parole “sentenza cani”, fra i primi risultati, spunta un blog che interpretando erroneamente la sentenza ha scritto il vademecum poi citato a sproposito dal sindaco.

Suggeriamo al sindaco di non perdere tempo su Google cercando di giustificare un’ordinanza inutile oltre che illegittima e di impegnarsi, se ne è capace, a far pulire davvero la città obbligando ATA a fare ciò per cui è pagata dai cittadini oltre 10milioni di euro l’anno.

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