Comune di Savona

Risposta a volantino cisl
Sono rimasto scandalizzato da quanto dichiarato nel… volantino CISL …del Comune di Savona pubblicato il 3 gennaio su questo sito. Con tutto rispetto per la persona che ha scritto che i laureati non hanno niente da recriminarle, opinione rispettabile, mi chiedo: Come sarebbe?!! la laurea è solo un certificato di competenza tecnica diverso dal diploma il cui possesso implica solo e soltanto maggiori conoscenze e nessuna maggior competenza e/o capacità manageriale?!!
Le domando come può pensare di organizzare il lavoro di “risorse umane” (è così che le chiamate in Comune, vero?) le cui conoscenze sono superiori alle sue? Deve solo sperare che i suoi “sottoposti” laureati (ammesso che ne abbia) non le raccontino “palle” perchè in tal caso come se ne accorgerebbe?
E poi immagini se la sua “filosofia” venisse applicata in altri uffici pubblici. Immagini se a capo di una Procura ci fosse un diplomato a un istituto tecnico. Oppure che il primario di cardiologia in un ospedale fosse un diplomato alle magistrali, con tutto il rispetto per chi è in possesso di questi diplomi!
Ma su!, siamo seri. Vorrà dire qualcosa se per essere assunti dirigenti nel Comune, in cui lei presta servizio, occorre come requisito indispensabile la laurea! Oppure basta un diploma per diventare dirigente al lavori pubblici, all’urbanistica, all’ufficio legale o per essere segretario generale?
E poi, mi scusi, il possesso da parte sua di una maggior capacità manageriale, come è stata verificata in sede di assegnazione del suo incarico?
Occorre prendere provvedimenti seri per questo tipo di mentalità che rischia di diventare dannosa per chi, con fatica e impegno, ha conquistato la laurea ma vede quantificare il proprio titolo da chi quel titolo non lo ha, oltre a comportare un livellamento generale verso il basso degli uffici pubblici in un periodo in cui si va verso una maggior qualità professionale in tutti i campi, maggior qualità che solo studi universitari possono dare.
Se non si fa nulla si rischia che i pazienti prendano il posto dei medici.
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