SICUREZZA STRADALE IN VALBORMIDA. La vicenda autovelox di Cosseria è da manuale: con la scusa della sicurezza stradale si fa cassa. Un ente che non dovrebbe più esistere, che puntualmente ci fa sapere che non ha soldi per svolgere a pieno le sue funzioni tipo la manutenzione delle strade e la gestione delle scuole, pur di continuare a respirare nella sua discutibile utilità per i cittadini, pianifica e attua strategie di autofinanziamento che si ripercuotono direttamente sulla gente. Gli autovelox colpiranno sicuramente potenziali pirati della strada ma anche chi, per una semplice distrazione, supera di poco il limite di velocità e rischia di pagarla a caro prezzo, specie in un periodo di difficoltà economica come questo. Pare, tra l’altro,…. |
che in località Rossi a Cosseria si elevino cento contravvenzioni giornaliere e ciò può significare che comunque, malgrado la presenza dei dispositivi, non si elimina il rischio derivante dall’eccessiva velocità. Tuttavia le statistiche sui sinistri sulla SP42 indicano che su quel tratto, in passato, non si sono verificati incidenti di una qualche gravità o rilievo, diversamente da quanto accade sul rettilineo di Casa Lidora nel quale abbiamo avuto incidenti anche gravi poiché la strada è all’interno di un vero e proprio centro abitato, carente di marciapiedi e strutture atte a garantire a sufficienza la sicurezza dei pedoni.
Cosa intendono fare i signori ai quali è affidata la gestione di quella strada? Gli stessi che non si presentano neppure agli incontri con i cittadini per dare delle spiegazioni riguardanti le scelte attuate o da attuare. Sono consapevoli che la circolare inviata dal ministero dell’Interno a Prefetture, Questure, Carabinieri, Polizia e Finanza, dopo l’approvazione della nuova legge sull’omicidio stradale, chiarisce che “il reato ricorre anche se il responsabile non è un conducente di veicolo” ma chi avrebbe dovuto garantire la “tutela della sicurezza”: dai proprietari e gestori delle strade ai produttori di auto? Ognuno si assuma le proprie responsabilità o cambi lavoro! Per risolvere problematiche del genere non esistono solo gli autovelox ma vere strategie strutturali, di segnalazione e controllo definite in progetti specifici eseguiti da tecnici competenti. Sembra che, a fronte di un incredibile esborso di 664mila euro per il noleggio e la gestione di 8 apparati, siano stati messi a preventivo gli introiti di 2,5 milioni di euro così ripartiti: 250mila “proventi autovelox da imprese” e 2,250 milioni “proventi autovelox da FAMIGLIE”. Si lucra sulle famiglie, gente che per lavoro percorre quelle strade giornalmente, con l’incombente rischio di lavorare per il benessere della Provincia. La “torta” però si dividerebbe solo in due: a quanto pare il Comune non riceve nulla, se non le lamentele dei cittadini, mentre la Società di noleggio e gestione degli apparati, dovrebbe percepire 128mila euro per il “noleggio dei dispositivi”; 128 mila euro per “corrispettivo gestione sanzioni”; 408 mila euro per “Spese postali e notifica”, 664mila euro in due anni. E… morale della favola? Pagano i cittadini, la sicurezza stradale rimane un’opinione e le multe contestate potrebbero addirittura essere ILLEGITTIME! Meetup Valbormida. |