ARECCO: “Nuovi centri di accoglienza? No grazie!

ARECCO: “NUOVI CENTRI DI ACCOGLIENZA
PER I PROFUGHI IN PROVINCIA DI SAVONA? NO GRAZIE!
In questi giorni, sui media, leggiamo in continuo notizie relative a probabili, imminenti aperture di centri di accoglienza per profughi e del possibile, ulteriore, arrivo di migranti nella nostra provincia.
Riporto testualmente una sintesi …
di un articolo diffuso da un organo di informazione locale: “a partire da luglio in provincia di Savona potrebbero aprire due nuovi centri di accoglienza per i profughi. L’annuncio, in verità passato quasi inosservato, è arrivato lunedì sera scorso, nel corso dell’ultima puntata di “Quinta Colonna”, trasmissione di Rete4 condotta da Paolo Del Debbio.
A gestirli dovrebbe essere la Multicons dell’imprenditore Stefano Mugnaini, azienda toscana che opera, tra gli altri, anche nel “settore dei profughi” accedendo ai bandi pubblicati dalle prefetture italiane per ricercare soggetti che si prendano in carico la macchina dell’accoglienza degli immigrati giunti nel nostro paese.
Altre notizie apparse sui quotidiani, invece, riferiscono di come, un gran numero di cooperative si siano “gettate a capofitto” nella gestione del ricco business dell’accoglienza. 
In primo luogo tale circostanza dimostra, se ancora ve ne fosse la necessità, di quanto il problema dei profughi non costituisca più un’emergenza, ma rappresenti ormai una cruda ed amara “normalità” per l’intero territorio nazionale.
In secondo luogo che il parere dei territori e delle sue popolazioni locali, in materia di accoglienza delle centinaia di persone che si decide debbano essere sistemate da qualche parte, non interessi più nulla a nessuno.
In terzo luogo che, intorno alle tragedie ed ai drammi collegati alle singole storie degli immigrati si sia ormai radicato un solido, concreto, vorticoso, giro di denaro che arricchisce pochi e danneggia i più.
In quarto luogo che il tema della sicurezza, connesso all’arrivo di ulteriori flussi di immigrati, potrebbe diventare emergenziale per i cittadini.  
Infine che, dell’economia (quella reale, ovviamente) di un territorio, sembrerebbe non interessare più nulla a  nessuno. Nello specifico del territorio savonese, sto pensando al settore del turismo che, ovviamente, a stagione appena iniziata, di notizie di questo tipo, piovute all’improvviso dal nulla, non ne avrebbe proprio sentita la necessità. 
Personalmente mi auguro che, per quanto riguarda Savona, a nessuno sia venuto in mente di elaborare un qualche progetto che miri a realizzare un centro per l’accoglienza dei profughi in qualche struttura ritenuta idonea (!). Di aree, o edifici dismessi, in città e dintorni, purtroppo, ne esistono molti, ma ciò non significherebbe che sarebbero adatti per ospitare un’eventuale struttura di questo tipo.
Analogamente, non sarebbe proponibile ammassare decine di persone in unità immobiliari inadeguate allo scopo, ma subitaneamente reperibili in condomini, o fabbricati, collocati in ambito urbano.
A questo punto, i savonesi e tutti coloro che popolano la Nostra Provincia, pretendono chiarezza e verità sulla strategia globale con cui si pensa di affrontare il problema nel Nostro territorio, ben consci, comunque, che l’emergenza creata da questa immigrazione selvaggia ed incontrollata, in Italia, non possa più essere affrontato con i metodi fino ad oggi impiegati dal governo Renzi!

Massimo Arecco  Lega Nord  

 
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