Non mantenere gli impegni presi con gli elettori è un costume diffuso
mantenere quelli presi con le lobbies finanziatrici è una certezza
In questi giorni si susseguono dibattiti pubblici tra i candidati sindaco con l’intento, almeno in apparenza, di aiutare la cittadinanza nella scelta del primo cittadino.
In realtà, queste “vetrine” sono l’emblema del berlusconismo, inteso come persuasione occulta basata sull’immagine e l’abilità nello story-telling.
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Ma siamo veramente sicuri che le capacità di un sindaco dipendano dall’aspetto, dalla simpatia, da come “buca il video” o dalla prontezza nel rispondere, mentre un candidato timido, emotivo, meno scafato e che magari non conosce in anticipo le domande, sia necessariamente impreparato, incompetente ed inadatto al ruolo?
Ci si può fare un’opinione su una persona attraverso un fuoco di fila di domande a cui si richiedono tempi di risposta da Rischiatutto? E un insulto all’intelligenza delle persone: le risposte sono simili, così come i programmi.
Sarebbe molto più interessante sapere chi sponsorizza, sia politicamente che economicamente, le campagne elettorali dei candidati. Questo darebbe indicazioni importanti sul loro comportamento futuro, perché una cosa è certa: non mantenere gli impegni presi con gli elettori è un costume diffuso, ma gli impegni presi con i sostenitori politici e le lobbies finanziatrici saranno sicuramente mantenuti, anche contro gli interessi dei cittadini…
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