CRITICHE ALLA PIATTAFORMA DI VADO

ALCUNI CRITICHE  ALLA PIATTAFORMA  DI VADO DA GENOVA
da PILOTINA BLOG di Giorgio Carozzi
Piattaforma di VADO: non raccontiamo balle, ovvio che la stessa farà concorrenza SLEALE, con grandi investimenti PUBBLICI, ad un VTE su cui PSA investe quei capitali PRIVATI di cui teorizza Maresca. A beneplacito (per 50 anni!) di quella MAERKS che sta per smantellare del tutto la struttura genovese (che ne pensa il governo e suoi consulenti?)….

Da: PILOTINA BLOG 

Scusate se non sarò breve, ma parlo di cose pesanti come macigni su Genova e non solo.

– PACECO di ieri: ancora una volta mi sembra di leggermi!

1)-Piattaforma di VADO: non raccontiamo balle, ovvio che la stessa farà concorrenza SLEALE, con grandi investimenti PUBBLICI, ad un VTE su cui PSA investe quei capitali PRIVATI di cui teorizza Maresca. A beneplacito (per 50 anni!) di quella MAERKS che sta per smantellare del tutto la struttura genovese (che ne pensa il governo e suoi consulenti?).
2)-SECH di Calata Sanità: parliamo di cose REALI e lasciamo in pace un Terminal che ha resistito bene alla crisi generale con le sole sue forze. Lasciamo perdere il “progetto” di Garrone che voleva stadio privato Samp prima appiccicato all’aeroporto, e poi al posto di un sito produttivo efficiente! (NDR: altra cosa era l’idea anni 80 sua, di Uckmar ecc della Disneyland se non erro al posto dell’Ilva!).

La “Rivisitazione” del Sech accennata da Carozzi? Oggi il timoniere la chiarisce: sola una IDEA rimasta sulla carta. perchè legata a doppio filo a quel RADDOPPIO A MARE del VTE già approvato dal Comitato Portuale e poi CANCELLATO, con Pericu & C succubi dei soliti “comitati” di Voltri (che non perdevano un metro di spiaggia, ma temevano le “correnti marine”..).
Automaticamente sparita la possibilità, dopo trasferito il Sech a Voltri, di impiegare Calata Sanità per il settore PASSEGGERI, cioè CRUISE e TRAGHETTI. Ma secondo me tale vitale settore a Genova ha già ben 4 sporgenti: P dei Mille, Doria, Colombo, Assereto: attualmente sottoutilizzati specie nelle crociere, dopo il REGALO (Pericu) di Costa/Carnival a Savona e l’inettitudine di chi non sa ri-attrarre ad es Royal Caribbean. Mentre sarebbe da estendere grazie al Colombo il “Fly and cruise” ben riuscito finora con sola P & O. Ma come dice Paceco, ed io da tempo, l’ideale per un nuovo Terminal Crociere è Ponte Parodi, vergogna principe di Pericu che vi voleva la Fiumara-bis e ha detto no a Costa Crociere che voleva investire nel suo Terminal! Il vero scandalo nel CUORE di Genova è il DESERTO di Ponte Parodi e l’enorme rudere (protetto dalle “belle arti!) dell’ex silos di Calata Limbania!
3)-Prof Maresca e sue “visioni “governative” su Genova riflesse su Pilotina (con tutto il rispetto per lui e il Timoniere che ieri scriveva “ci pensa il prof Maresca a illuminare percorso e obiettivi”). Paceco dice quanto io ripeto da gennaio, sull’ennesimo MURO eretto contro il Terzo Valico (e pure contro la Gronda, voluta dagli “ambientalisti” quasi tutta in galleria!). Cioè la NORMATIVA NUOVA di zecca, mai vista prima in Italia ed Europa, sulle tracce d’amianto ammesse nei materiali di scavo. Portata dal Ministero Ambiente da 1 gr/Kg (quello che gli esperti definiscono “soglia naturale”) a 0,1 gr/Kg! Sulla conseguente pesante lievitazione dei costi, che ha portato al BLOCCO DEI LAVORI a Cravasco e Val di Lemme, non può far nulla la neo commissaria (piemontese..) al 3° Valico Iolanda Romano. Solo il Governo può e DEVE intervenire: ha cambiato le regole, cambi pure i FINANZIAMENTI!
Con ciò, BUONA PASQUA A TUTTI!

            …………. OMISSIS………………………..

 

Spedito da: Ciavai – Zena- Repubblica delle Banane Pubblicato il: 25 marzo 2016 alle 12:09

Paceco

Un caro saluto alla Pilotina
Sono in parte d’accordo con quanto dice Enrico Vigo, e in parte in disaccordo.
Credo anch’io che il VTE sarà il terminal che più di tutti avrà la capacità di spingersi verso e oltre le Alpi, soprattutto una volta conclusi i lavori di rifacimento del parco ferroviario interno e raddoppiato il binario in uscita.
Tuttavia dire che la piattaforma di Vado non cannibalizzerà i traffici del porto di Prà è un po’ bizzaro. Maersk vale oltre 400 mila contenitori all’anno, tutti gravitanti sul VTE, ed è altamente probabile che questi volumi si sposteranno in massa a Vado.
Ma non finisce qui, il VTE è minacciato anche dal costruendo terminal MSC a Bettolo, dove confluiranno le navi di Aponte, determinando un’altra emorragia consistente di traffico.
Tutto al netto delle strategie della 2M, questo è chiaro, ma sulla carta MSC e Maersk lasceranno.
Credo però, che grazie agli investimenti fatti, il terminal del Ponente sarà in grado di reggere discretamente la botta e tornare ai suoi livelli.
Le sue performance sono ottime, le sovrastrutture iniziano ad essere (decisamente) importanti, coi futuri dragaggi e il rifacimento dei piazzali le cose miglioreranno ancora, e i traffici verranno.
Grazie a PSA, non al Governo.
Sempre meglio sottolineare questo punto.
Inoltre credo che la piattaforma di Vado sia castrata dalle sue dimensioni e dalla sua posizione geografica, vicina al NW ma comunque più defilata (e costosa) di Genova.
Soprattutto ho dubbi sullo scarso sviluppo lineare della banchina e la viabilità.

Non concordo neanche con quanto lasciato intendere da Vigo circa la Sanità.
Perchè privarsi di un terminal molto performante, che in futuro realizzerà anche maggiori economie di scala grazie all’integrazione decisa con MSC per il Bettolo, quando, per le crociere, ci sarebbero spazi più che adeguati già oggi per crescere?
Inoltre ritengo che il futuro del settore cruise, a Genova, DEBBA NECESSARIAMENTE puntare su Ponte Parodi. Se non con il progetto attuale con un altro, ma non c’è posizione migliore in porto di Ponte Parodi.
Altro che sacrificare la produttività e le caratteristiche del SECH.
C’è un enorme buco nero in centro città, molto più fastidioso per i cittadini della Sanità e potenzialmente più che adatto ad offrire nuova offerta per il settore passeggeri.

Infine, il professor Maresca mi perdonerà, ma mi pare che ormai qualunque cosa si faccia a Genova, per l’esecutivo non basti più.
Ricordo allora che, per esempio, la nuova normativa sull’amianto nelle rocce di scavo, che farebbe abbassare del 90% la tolleranza e bloccherebbe il Terzo Valico, non viene certo dalla Regione Liguria, ma da Roma.
Così, prendendo nel mucchio.
Mi farebbe molto piacere poi capire a cosa il Professore si riferisce parlando di “investimenti importanti che si stanno facendo in Svizzera o anche solo in Italia” e non a Genova.
Non credo si riferisca ad investimenti PRIVATI nei porti.
Perché solo al VTE abbiamo 250 milioni di euro PRIVATI di investimenti.
Forse l’offshore veneziano?
La piattaforma Europa di Livorno (largamente finanziata con soldi pubblici)?
Vado?
Insomma, in ogni caso Genova è colpevole e va lasciata a se stessa.
Basta che mandi 3 miliardi e mezzo di IVA all’anno.

Mi scuso col Timoniere per la prolissità.

Spedito da: Genova Pubblicato il: 25 marzo 2016 alle 11:28

giorgio.carozzi

QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL PORTO
Caro Vigo, non sono rassicurato dalle tue granitiche certezze ma mi compiaccio per te. Il tuo è l’incedere dei buoi in un campo di granoturco: ti rivolgi a uno Stato o a un governo maestosamente retti dal nulla e ti senti al riparo. Che cosa bisognerebbe fare lo sappiamo benissimo, lo abbiano detto e ripetuto e quando ci colgono amnesie ci pensa il prof. Maresca a illuminare percorso e obiettivi. Quindi consentici di rimestare ancora nel nostro modesto provincialismo di crociati a caccia nei meandri fogneschi di tutte le rumente che continuano ad ammorbarci e senza la cui rimozione nessuno dei progetti da te sbandierati può trovare non dico realizzazione, ma neppure ascolto.
Nessuno ha mai detto che Genova o Voltri devono temere Vado dal punto di vista commerciale. Insistiamo semmai sul fatto che Vado è un simbolo di malgoverno e clientelismo e sottrae risorse preziose all’intero sistema, Savona compresa. E come scrive Speranza, Marcucci ci ha spiegato il perché. Ci va bene così?
Quanto al discorso sulla rivisitazione di Sampierdarena, ancora una volta dimostri disattenzione, ti sei perso vecchie puntate, forse perché tu pensi in grande. Purtroppo anche in questo caso i termini di confronto sono stati e sono quelli imposti dal retrobottega della politica al ribasso. Qualche mese dopo l’insediamento di Luigi Merlo a Palazzo San Giorgio, era stata prospettata al nuovo presidente dell’Ap la possibilità di una fine anticipata della concessione del Sech e la trasformazione di Calata Sanità in terminal passeggeri, con il completamento della ristrutturazione dell’intero bacino del porto antico al servizio dei passeggeri. Un’idea interessante, che avrebbe consentito di disegnare in modo diverso e più funzionale anche il progetto di Bettolo.
Ma Merlo né nessun altro si sono mai impegnati su questa ipotesi, che nella proposta di Piano Regolatore è rimasta solo come bozza di prospettiva. Niente di più, come a dire niente. Come quasi sempre.

Spedito da: Genova Pubblicato il: 25 marzo 2016 alle 08:03

Maurizio Maresca

Chiedo scusa a Merello per la sinteticità.
Il Ministro Delrio non me ne vorrà se anticipo che l’obbiettivo è di fare (prima di giugno se possibile)
– un bilaterale Italia Svizzera su (i) coordinamento del corridoio e strumenti anche privati di finanziamento , (ii) regole di accesso ( apertura di traffici senza limitazioni) e (iii) traffici ( alleanze contro incentivi).
– una parallelo bilaterale Italia Austria sul corridoio del Brennero.
In queste occasioni saranno invitate anche le principali organizzazioni internazionali di traffico e di infrastrutture oltre che i politecnici svizzeri e italiani. Cantoni/regioni e città interessati al Gottardo credo saranno invitati per esporre quali investimenti e programmi sono in grado di mettere insieme. Concordo con Merello che il rischio concretissimo
e’ che il Gottardo ( che sarà inaugurato con la presenza dei premier di mezza Europa) (a) serva più ai porti del nord Europa che a Genova e che (b) anche in Italia altre aree del paese si stiano strutturando con maggiore concretezza ….

D’altra parte, per quanto riguarda Genova: lei Merella ha segnali di investimenti importanti paragonabili a quelli che si stanno facendo in svizzera o anche solo in Italia altrove?

Merella
Importantissima l’alleanza tra le regioni. Quella ( molto innovativa) promossa e voluta da Giovanni Toti questa estate era impostata su tre pilastri : (i) una forte politica di corridoio sul Reno Alpi e quindi sulle regole e le alleanze per il rilancio dei traffici ; (ii) la collaborazione leale con il governo centrale (al convegno di Milano con i tre presidenti delle regioni c’erano Chigi, Mit e Art) senza la quale … e’ solo politica (iii) l’apertura dei mercati (concorrenza trasparenza e regole) in funzione della crescita e del servizio di interesse economico generale.

…………….. OMISSIS …………..

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