Il benpensante

 

Al voto, al voto!
Andremo a votare fra un mese. Si percepisce da innumerevoli segnali che non saranno semplici amministrative. Avranno un valenza politica e saranno un test importante.
Vediamo chi andrà al voto analizzando le categorie (le classi) dei votanti. Comincerò dai BENPENSANTI.
Per andare avanti (prossimamente) e indietro (la prossima volta ancora)…

Il BENPENSANTE (CONFORMISTA) è chi condivide le opinioni e le idee predominanti e vi si adegua in modo passivo.

Essere benpensanti non è di per sé un difetto, anche se di norma il termine viene usato (come sto cercando di fare io) in termini negativi.

Il BENPENSANTE di solito non sa di esserlo.

Il BENPENSANTE di solito è manicheo.

Il BENPENSANTE è, a suo modo, integralista.

Il BENPENSANTE di solito va in chiesa la domenica e anche qualche altro giorno della settimana.

Il BENPENSANTE paga le tasse…tutte. Forse qualcosina in più.

IL BENPENSANTE esiste in un numero imprecisato di esemplari.

Il BENPENSANTE ve lo trovate tra i piedi per le scale di casa, in autobus, in ufficio, al bar, sempre.

Il BENPENSANTE vi perseguita e vi ossessiona con la sua espressione di anonima soddisfazione che maschera incredibilmente bene il vuoto pauroso, ma democratico, che abbraccia indifferentemente il campo morale e quello mentale.

IL BENPENSANTE è sempre pronto a giustificare come civiche virtù gli aspetti più deprimenti dell’essere italiano oggi, aspetti che voi cercate anche sbagliando di correggere, sminuire, cancellare, criticare.

Il BENPENSANTE è conformista, perbenista, sovente vigliacco e triste.

Il BENPENSANTE considera con pietoso disprezzo il vinto, il battuto, il più debole, il più piccolo, che sono in torto per definizione, esalta con acconce, meditate ed equilibrate espressioni l’uomo, la squadra, la parte, il gruppo vincenti, solo in quanto tali e non gli interessa altro aspetto della questione. Se il vinto si ostina a non arrendersi lo bolla con parole di fuoco, con anatemi definitivi, con scomuniche brucianti.

Il BENPENSANTE è quello che il governo, la televisione, l’America, la Russia, il Vaticano e il capufficio hanno ed avranno sempre e comunque ragione.

IL BENPENSANTE  non sopporta nemmeno la coerenza, la fedeltà, il disinteresse personale, che lo fanno sentire inferiore, gli creano complessi, guastano l’immagine che egli ha del mondo e della vita e lo mandano quindi in bestia.

 Servotto Sciacallini

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