Leghista a chi?
Non era più una ragazzina ormai. La Lega, il suo primo amore, l’aveva tradita. Il suo primo ragazzo conosciuto a Pontida ce l’aveva sempre moscio, e, solo per questo fatto l’aveva tradita sia politicamente sia personalmente. Decise di aprire una piccola attività ad Alassio (un chioschetto sulla passeggiata) e di dimenticare.
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Ma qualcosa c’era ancora in lei da dare e da prendere. E lei amava la vita. Decise di rompere con tutto e con tutti. E insieme con un gesto di rottura clamorosa gridare al mondo che lei viveva di nuovo. Fu così che cominciò a frequentare un magrebino decisa ad offrirgli se non la sua verginità (che nonostante tutto aveva perso) almeno il suo Io. Decise di portarsi all’altare il suo Amore Africano. E tornare a giocare coi buoni sentimenti di una volta. Quelli della sua infanzia, della sua adolescenza. Fu così che non si concesse ad Abdul fino alla prima notte di nozze. Dove scoprì con orrore che Abdul ce l’aveva piccolo. Molto piccolo. L’unico magrebino, forse l’unico nero ad avercelo piccolo. Fu un istante. Ridivenne razzista . |