Uomini liberi ha scritto la lettera a Babbo Natale

Uomini liberi ha scritto la lettera a Babbo Natale  

Caro Babbo Natale,
non siamo stati molto buoni, ma tu sei comprensivo e penserai anche a noi, per questo ti scriviamo una lunga lista di regali per alcuni stimati personaggi della vita pubblica savonese:

 All’onorevole Massimo Zunino (Presidente della flotta aerea di Poste Italiane collezionatore di vitalizi, pensioni, consulenze, stipendi e poltrone) un Folletto con tutti gli accessori per rassettare casa, così non cercherà di ripulire il PD utilizzando la candidatura di Maricone

 All’Autorità Portuale di Savona-Vado Ligure un pratico cassone gonfiabile per la piattaforma di Vado da immergere ogni volta che viene il Ministro e farlo riemergere in fretta quando se ne va. Si eviteranno l’immensa fatica fatta la volta scorsa con un cassone vero. 
 

 A Mirella Oliveri un Natale tranquillo e sereno. E che il tempo sia lento e scorra come una lumaca. 

 Ad Enrico Illarcio una cintura carica di petardi per fare un sopralluogo al cantiere della Piattaforma
 

A Federico Berruti una maglietta celebrativa per ricordare alla gente chi è: “Je suis il sindaco”

 A Jorge Costantino e Simone Falco: un corso di spinning per tenersi in forma. Almeno hanno qualcosa che inizia con la “S” di sinistra.

 

 A Luciano Pasquale come da tradizione niente doni materiali ma tanta solidarietà. Quest’anno il bilancio parla di meno uno. Tranquillo Luciano persa una poltrona se ne fa un’altra. Per tutto il resto c’è Poltrone e Sofà. 

 

 A Ferdinando Molteni: nulla di più di quanto augurato lo scorso anno. Siamo grati per l’impegno svolto come addetto stampa alla cittadinanza savonese. Lui ci ha messo anima e corpo, Babbo Natale l’ha capito e lo vuole alle sue dipendenze al Polo Nord. Adieu.

 

 A Marco Briano: lui il regalo lo deve fare a noi. Dopo il successo dell’organizzazione della corsa dei Babbi Natale a Savona potrebbe ripetersi con una nuova edizione: la “corsa dei babbi” (e basta). Savona ne è piena. 

   A Paolo Forzano. Una partecipazione a Porta a Porta da Bruno Vespa per mostrare in mondo visione i plastici dei suoi progetti. Renzo Piano gli fa una pippa. 
 

 Al Bravo Giornalista nulla. Lui dovrà aspettare la Befana per un bel “Lecca-Lecca”. 

 

 A  Maurizio Maricone una molla: così potrà saltare da una parte all’altra in velocità. Per marca e modello chiedere a Matteo Debenedetti, ottime referenze.

 

 A Livio Di Tullio una parrucca in modo da candidarsi due volte con due identità diverse. Solo così le sue quotazioni potrebbero salire. 

 

 Ad Attilio Caviglia l’edizione completa in dvd di “Chi l’ha visto”. 

 

 Al Pd di Savona più palle. Non solo sull’albero. 

 

A  Luca Martino una piscina gonfiabile da Decathlon in offerta a 149,99 euro.

 Ad Alessandro Oderda il premio sincerità 2015-2016: il suo programma elettorale è comunque più credibile di quello del centro sinistra e del centro destra messi insieme. 

  A Marina Monti un nuovo barboncino senza appetito. Con il suo stipendio arrivare a fine mese non è facile e le crocchette costano sempre più. 
 

 A Sergio Lugaro la tanto agognata tessera del Pd. Per quanto riguarda avere più gente ai suoi ricevimenti non basta Babbo Natale, serve un miracolo

 

Ad Angelo Vaccarezza le due statuine dei marò da mettere nel presepe: possibilmente a grandezza naturale in marzapane, da poterle mangiare finite le feste. 

 

Ad Alessandro Parino un albero rigorosamente bianco e made in Italy. Immigrati, in questo caldo inverno non provate a cercare ombra sotto: dà la scossa. 

 

A Fulvia Veirana un nuovo incarico. Senza di lei Savona non è più la stessa. 

 

Ad Anna Giacobbe almeno un lettore in più del suo blog che non sia il fratello Carlo. 

 

A Sergio Verdino una cena con Vittorio Sgarbi. È il minimo. L’eclettico critico d’arte dopo aver visto il restauro del portale di Porto Vado l’ha definito il nuovo Bernini.

 

A Monica Giuliano una nuova giunta vadese in cera non dotata di parola in grado di dire sempre di sì. Fabio Gilardi ha già ordinato il suo busto bruciando gli altri sul tempo. 

 

 A Ennio Rossi un papillon: le sue cravatte sobrie e delicate non fanno più notizia.
 

  Al centro destra savonese dopo il Piano Casa, il “Piano Caso”. Nel senso: diciamo due cose a caso e che Dio ce la mandi buona alle elezioni. 

 

 Al sindaco di Cogoleto Anita Venturi: nel suo Comune anche le palle sono spaccate. (sull’albero si intende)

 

 Ai lavoratori di Tirreno Power: bambole wodoo di dirigenti, politici e sindacati. Meglio che niente. 

 

 All’ aria di Savona: dopo carbone e bitume caramelle allo zolfo per tutti. 

 

Ad Alberto Ferrando il biglietto per la rivisitazione di un famoso dramma: “Tristano e IsEtta”. 

 Ai circoli savonesi di Sel e Rifondazione una cena al ristorante cinese la sera di Natale con tanto di auguri in madrelingua: “Buona Sel…ATA!”

 

 Al Museo dell’Apple di Savona un nuovo logo: una banana al posto della celebre mela. Ai dipendenti (tutti senza stipendio e volontari) potrebbe servire. 

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