La provincia di Savona nel caos un ente allo sbando.

LA PROVINCIA DI SAVONA NEL CAOS
UN ENTE ALLO SBANDO. 
Cerchiamo nel nostro piccolo di fare un po’ chiarezza, portando alla vostra conoscenza le tematiche delle Provincie che la legge vuole in parte eliminare e trasformare le competenze fino ad oggi espletate.
 Quanto si sta verificando oggi nelle Provincie è paradossale e fuori da ogni logica immaginazione, tutto nasce  dal caos determinato da Renzi che ha concepito una falsa scomparsa delle Provincie in Italia per il solo effimero consenso, che di fatto crea molti più problemi di quelli che voleva risolvere.
Analizziamo di seguito l’aspetto normativo….

La legge di riforma del 2014 si prefigge la riorganizzazione delle macroregioni, dell’unione dei comuni e le funzioni delle provincie. Sono i problemi delle Provincie che vogliamo portare alla vostra attenzione: le Provincie sono chiamate ad espletare solo 4 funzioni 

1)la difesa dell’Ambiente;

2) lo sgombero della neve;

 3 )  gestione edilizia  scolastica:

4 )pianificazione dei trasporti.

Tutte  le altre funzioni già delegate alle Regioni devono essere o riprese dalla Regione stessa o ridistribuite nelle istituzioni più appropriate.

La regione Liguria a Dicembre 2014 ha fatto un D.D.L. integrato successivamente in cui si riprende il Turismo, Caccia e Pesca, Difesa del Suolo e Formazione Professionale, guarda caso tutte quelle che in qualche modo prevedono entrate e a sua volta ridistribuzione di molti euro, con relativo personale aggiunto a seguito della normativa nazionale e integrato dalla Circolare 1/2015 del Ministro Madia che prevede entro il 31 Marzo 2015 l’abrogazione del Piano degli Esuberi con relativo personale assegnato del  50% del  totale della spesa alla data del  8 Aprile 2014.

In Provincia di Savona erano 350 i dipendenti in organico, di cui  “78” trasferiti alla Regione, “25“ collocati in pensione, “12“ della Polizia Provinciale sono in attesa del riordino delle Polizie Locali, circa “30“ con il jobs act passeranno all’ Agenzia del Lavoro Ministeriale.  Visto che  il 50 % dei dipendenti è già stato collocato, non ci sono più esuberi, al contrario di quanto viene strombazzato, il restante personale svolgerà le funzioni assegnate alla Provincia.

Analizziamo ora l’aspetto economico.

Rispetto ai tagli per il 2016, per avere la totale garanzia degli stipendi viene proposto di aumentare gli esuberi dall’attuale 50% al 60%; se passa questa ipotesi ci sarebbero circa 30/40 dipendenti in più da ricollocare. Con corsi di formazione si ipotizza la mobilità del personale, ma non possono essere messi in esubero senza avere prima trovato i posti di  ricollocazione

Ad oggi nessuno ha capito a chi spetta determinare quante persone occorrono per svolgere le 4 funzioni rimaste alla e Provincia. Il Direttore Generale Giulia Colangelo, a cui la Presidente Monica Giuliano, come primo atto, ha prorogato il contratto antecedentemente stipulato da Vaccarezza…LEGGI…, nel modo in cui si pone crea qualche allarmismo tra i dipendenti che sembrano messi in liquidazione a prezzi di saldo ai migliori offerenti, mentre basterebbe un po’ di buon senso per rasserenare gli animi e sistemare quelli in soprannumero nei vari posti disponibili negli Enti Regionali.

In questa delicata fase, avere delegato il Direttore Generale Giulia Colangelo ad affrontare la situazione non è stata una soluzione felice, col suo modo di agire molto personalistico indispone facilmente il personale. Sappiamo che la Presidente ha molti impegni ma sarebbe utile la sua presenza costante.

Segnaliamo anche che la situazione già grave sta peggiorando a livello di immagine da beghe di partito messe su dal rampante tuttologo Federico Larosa, catapultato dal PD in Provincia dove impazza con un protagonismo insopportabile, interviene ovunque con tutti e su tutto creando soltanto intralci e confusione (a proposito, ma a Genova a lavorare nello staff di Boffa quando ci va?)

Se le cose non cambiano è chiara solo una certezza: la Provincia di Savona chiude ancora prima  del 2016.   

Condividi

Lascia un commento