Un altro “colpo”, questa volta non di pistola, al comando della polizia urbana di Savona

UN ALTRO “COLPO”, QUESTA VOLTA NON DI PISTOLA, 
AL COMANDO DELLA POLIZIA URBANA di SAVONA
Al comune di Savona se il dirigente sbaglia chi paga? Ci siamo fatti questa domanda assistendo ieri ad un‘udienza dibattimentale.
Un vigile urbano di Savona era stato sospeso dal lavoro per “gravi” motivi disciplinari, su di lui addirittura pendevano accuse molto pesanti raccolte dal comandante Igor Aloi, tanto che il Comune di Savona si era  costituito parte civile contro il vigile.
Ieri il vigile dopo 10 anni di stress è stato assolto con formula piena, ovvero  “IL FATTO NON SUSSISTE”! le accuse formulate dal comandante della polizia urbana Igor Aloi  sono risultate prive di fondamento ed insostenibili.
 L’accusato era stato, in questi mesi, protagonista negativo nella cronaca locale; ora che è stato assolto non si scrive nulla?

Dopo questa assoluzione il Comune (cioè noi) dovrà pagare le spese processuali e legali, reintegrare il vigile al posto di lavoro e risarcirlo per tutti questi anni in cui è stato costretto a vivere con uno stipendio ridotto e col peso infamante di queste accuse.

Ora ci domandiamo: il Comandante della polizia urbana che ha trasformato invidie e motivi personali in un caso giudiziario così eclatante ne subirà le conseguenze e subirà qualche provvedimento disciplinare?

Continuerà anche quest’anno ad ottenere il premio (circa 13.000 euro) per aver conseguito il 100% dei risultati oppure almeno quell’incentivo non le verrà corrisposto?

Proseguirà ad ottenere  incarichi esterni nonostante questa causa pare dimostrare che il Comandante abbia qualche problema a rapportarsi con i colleghi?

I savonesi già oberati da tasse, costretti a pagare una multa di quattrocentomila euro a causa dei ritardi del Comune nell’avviare la differenziata, ora obbligati a contribuire anche alle spese per questo assurdo processo hanno almeno il diritto di sapere se chi ha sbagliato pagherà.

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