Ancora sulle Opere Sociali

OPERE SOCIALI O OPERE NOSTRA S. DI MISERICORDIA
IN QUESTO SILENZIO OMERTOSO –TACCIONO PERCHE’ NON SANNO
O TACCIONO PERCHE’ SANNO???
Abbiamo ricevuto diversi commenti sulla nostra seppur breve e parziale analisi dei problemi di Opere  Sociali N.S. di Misericordia e di Opere Sociali S.p.A.
Un punto tralasciato ma di estrema rilevanza, è chiarire che cosa sono esattamente le ASP sotto l’aspetto giuridico.
Esperti legali in diritto amministrativo sostengono che le ASP non rientrano nella Legge 165 DEL 2001 che regolamenta gli Enti pubblici. Le ASP non sono nominati nella suddetta legge, per cui dovrebbero essere Enti privati, ma soggetti alle regole del pubblico.

Non vogliamo entrare in disquisizioni tecno-giuridiche, ma chiarire alcuni effetti non marginali che gli uffici legali Regionali ad oggi non hanno del tutto chiarito.

Quando sono stati interpellati (madamina Assessore Rambaudi in primis) sono stati evasivi, ma hanno sfornato, come già detto, una Legge Regionale che sembra una copia incolla di quella emanata dalla Regione Toscana che presenta nel suo territorio istanze e realtà diverse a livello regionale.

Ma una cosa la legge la esplicita e cioè:  le cariche di Presidente e di Consigliere sono a puro titolo “onorifico“, nulla chiarisce per il passato anche se la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti e delucidazioni in merito.

E, a questo punto che nascono per il Sindaco le difficoltà a trovare persone che responsabilmente accettino a puro titolo onorifico (cioè gratuito) l’incombenza di amministrare e gestire, senza alcuna tutela giuridica ed economica, un Ente e un patrimonio di circa 30 milioni di euro e reggere una società partecipata al 70%  con le Coop che fino ad oggi ha generato solo bilanci passivi.

E’ difficile, di questi tempi, che qualcuno, pur animato da tanta umanità, abbia voglia di mettere a repentaglio la sua persona e il suo portafoglio per un incarico così complicato seppur meritevole.

Infatti nessuno, anche alla luce della nuova legge emanata, ne vuole sentire parlare, con l’eccezione della ex Presidente di Opere Sociali, Donatella Ramello (nella foto) che pubblicamente ha manifestato al Sindaco la sua disponibilità, ma guarda caso con una prebenda di 70 mila euro l’anno.

La Ramello mentre era ancora Presidente si è premurata di sciogliere il C.d.A. della S.p.A. Opere Sociali composta dal Presidente Basso Lorenzo (PD) dai Consiglieri Costantino Franco (PSI), Ravera Nadia  (Rif.Com.) e  Genco Laura (Cooperarci) quale Direttore amministrativo, lautamente retribuiti (e io pago!!), sostituiti con un Sociologo di Cuneo (?) che  gestisce, in qualità di Amministratore, la S.p.A. per la modica cifra di 40 mila euro l’anno e nel frattempo tiene in caldo la poltrona… a chi???

Come avete sicuramente ben compreso districarsi in questo  ginepraio non è cosa semplice.

Sembra quasi la realizzazione, da parte di Eso Peluzzi, di un quadro da esporre nel costoso e forse inutile museo voluto e realizzato al Santuario che pochi savonesi conoscono e di conseguenza visitano.

A nostro avviso i motivi sui ritardi delle nomine da parte del  Sindaco sono dovuti proprio queste problematiche. Non ci rimane che aspettare l’evolversi di questa telenovela, ma nel frattempo un dubbio ci assale: si voleva per caso esautorare il Sindaco nelle scelte per far decidere tutto alla Regione?

Nel limite del possibile cercheremo di Informarvi e aggiornarvi, sempre cristianamente facendoci il segno della croce.

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