COMUNE DI SAVONA: Analisi politica pre-natalizia

COMUNE DI SAVONA:  Analisi politica pre-natalizia

Il consiglio comunale di Savona è diventato lo scacchiere  sul quale si stanno conducendo battaglie che hanno risvolti politici di respiro ben maggiori.

Il Sindaco Berruti è riuscito nell’incredibile impresa di trasformarsi da renziano della prima ora, in esponente simbolo del conservatorismo più spinto. Al contempo, da candidato a presidente della Regione, rischia di rimanere sindaco di Savona, per poi tornare al prestigioso ruolo professionale di esperto commercialista.

Con le proprie scelte politiche compiute negli ultimi sei mesi ha creato forti fratture interne al PD e con gli alleati storici di Rifondazione e SEL.

Larosa, Martino, Acquilino, Lavagna, Aschiero ed a tratti altri componenti della maggioranza, ormai mostrano in maniera evidente le tante, troppe contrarietà su temi tra i più disparati: edilizia, partecipate, metodi di concertazione.

Tra i fedelissimi del sindaco rimangono Di Tullio, Zunino, Costantino, Lugaro.

Durante il recente consiglio comunale, Berruti ha dimostrato di non riuscire più a controllare la propria maggioranza.

La dimostrazione della instabilità della coalizione è dimostrata dai ripetuti contatti ed appoggi, oppure dalle assenze strategiche durante i consigli comunali,  forniti da una parte dell’opposizione, in primis Santi, Bracco, Marson e Prefumo

La qualità politica dei componenti l’attuale parlamentino cittadino non è minimamente paragonabile a quello espresso nei decenni precedenti.

Tra gli Assessori spiccano in particolare, per la scarsa incisività e gli scarsi risultati Costantino e Lugaro.  Quest’ultimo, forse per cercare di dimostrare esistere all’interno della giunta, ha pensato bene di riproporre temi e parole da anni ’70, suggerendo di lanciare democraticamente in testa ai leghisti tombini di ghisa.  Dopo le polemiche, la replica è stata ancora peggiore della pessima battuta.

Per quanto riguarda Costantino è inutile rammentare la pessima gestione del suo assessorato in materia di raccolta differenziata.

Tra i consiglieri della maggioranza, sia per la natura degli interventi, sia per le strategie adottate, gli unici che sanno realmente discutere di politica rimangono Larosa, Acquilino e Lavagna.  Gli altri partecipano ai consigli comunali con evidente disinteresse e scarsa convinzione.

Tra le file della minoranza le cose non vanno meglio.

Tralasciando gli interventi di Benvenuto, la scomparsa dai banchi di Marson e Prefumo, rimangono i due grillini  e un alterno Bussalai  (è stato apprezzabile il suo ragionamento in merito alla votazione per la vendita della quota in Autostrada dei Fiori spa)

Tolta Lega Nord con Arecco, viene da chiedersi chi, realmente, all’interno del consiglio comunale, svolga il ruolo di opposizione all’attuale maggioranza.

E per il futuro cosa si prospetta?

L’11 Gennaio si svolgeranno le primarie per la scelta del candidato presidente del centro sinistra.

I cofferatiani saranno probabilmente destinati a soccombere ai paitiani, dopodiché sarà difficile ricucire le ferite di una lunga contrapposizione.

Analoga situazione di resa dei conti all’interno della sinistra si creerebbe nel caso di vittoria dell’ex sindaco di Bologna.

Nell’area di centrodestra si sta sempre più evidenziano la crescita impetuosa della Lega Nord targata Salvini, che potrebbe riuscire ad imporre  a quel che rimane del centrodestra  un proprio candidato presidente di Regione, innalzando ad un nuovo ruolo i propri rappresentanti provinciali e disegnando nuovi equilibri nell’ambito locale.

Infine, con le elezioni regionali probabilmente spostate a Maggio, non è da escludere l’accoppiamento con le elezioni politiche.

In tale caso, la lotta e la confusione nei partiti salirebbero alle stelle.

Buon Natale e buon anno a Tutti! 

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