comunque , per quanto riguarda la centrale tp …parli con qualcuno di quesgli onesti lavoratori che sono a casa si mpresenti da loro espletando le sue teorie e poi …senta cosa le rispondono …. Vado Ligure. “148 euro: ecco quanto vale la mia vita questo mese”. Poche, agghiaccianti parole, per dipingere in due secondi in maniera drammatica la condizione di vita di un lavoratore Tirreno Power. E’ la frase con cui si apre un post, intitolato semplicemente “148″, su un blog amatoriale, di quelli ospitati dalle piattaforme gratuite. Non è un sito ufficiale, non è un social network. Non è quindi un messaggio “in vetrina”: è piuttosto lo sfogo semipubblico di qualcuno che, per raccontare cosa gli accade nella vita, si è affidato ad un blog nella sua veste originale e più “antica”, quella di un diario. Un luogo dove appuntare eventi, sentimenti e sensazioni. E l’ignoto scrittore, nel suo post, fa proprio questo: si mette a nudo, disegnando un quadro desolante. “Sta diventando tutto difficile – rivela – prendere l’auto sta diventando difficile, uscire sta diventando difficile, fare la spesa sta diventando difficile, mangiare sta diventando difficile”. Il blog non rivela nulla sull’identità del lavoratore, città ed azienda non sono mai citati. Ma frugando un po’ nelle pagine, grazie ad alcuni dettagli qua e là, si scopre il collegamento con Vado e Tirreno Power. E le tessere del puzzle vanno a posto: i 148 euro dei titolo sono i soldi ricevuti questo mese da un lavoratore della centrale chiusa ormai da mesi dopo il sequestro dei gruppi a carbone da parte della procura di Savona. “La cassa integrazione in deroga è un miraggio lontanissimo – continua il blogger – Regione Liguria, Governo e istituzioni, ma quanto tempo dobbiamo ancora aspettare? Le spese, le bollette, le tasse che dobbiamo pagare non sono mica in deroga, ma arrivano sempre puntualissime”. Lo sfogo si conclude con alcuni ringraziamenti, ma il significato è molto diverso a seconda del destinatario: “Grazie a chi ha permesso tutto questo, a chi mette su piani diversi gli onesti lavoratori, a chi dei lavoratori non frega proprio nulla e non fa altro che attaccare, a chi non fa le cose eque, a chi per assumerti anche con contratto di apprendistato vuole anche l’esperienza (e che apprendistato è?). Grazie a chi ci sta togliendo la dignità. Grazie a chi mi è vicino in questi momenti”. Andrea Chiovelli