Comunicato Rete savonese fermiamo il carbone

 
Oggi il Diritto e il futuro dei giovani
ha prevalso sugli interessi e la cecità di molti.
Chi pagherà per i danni passati e futuri ai cittadini?
Confermate le tesi della Rete, che negli anni si è fatta carico di tutelare la salute della cittadinanza attraverso una coerente attività di segnalazione e informazione, ruolo a nostro avviso  lasciato “vacante” da troppi esponenti istituzionali. Dalla lettura degli atti fin qui pubblicati, riteniamo si possa parlare di un danno incalcolabile anche per le generazioni future, nell’indifferenza (o peggio) di una classe politica, economica e anche sindacale risultata fallimentare. 
Oggi riteniamo che il Diritto e il futuro dei giovani abbiano prevalso sugli interessi e la cecità di molti. Di troppi. Chi pagherà per i danni passati e futuri ai cittadini?Chi doveva controllare e denunciare e non lo ha fatto? 
Ora nessuno può più far finta di niente: riteniamo che si debba isolare la lobby del carbone che in tutti questi anni non ha tutelato né salute né lavoro, ed abbandonare definitivamente questo combustibile altamente inquinante, usato per 40 anni in pieno centro abitato nonostante dati allarmanti di mortalità prematura e di inquinamento lichenico-ambientale. Siamo convinti che se si fosse intervenuto per tempo con scelte adeguate, si sarebbe potuto ovviare sia ai danni per la salute, sia ai problemi dell’occupazione. Crediamo ci fossero e ancora ci siano i margini per indirizzare finalmente la nostra comunità verso un serio e moderno sviluppo del territorio senza il totem del carbone, operando scelte veramente produttive e lungimiranti.  
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