AMARE VADO

 
EVOLUZIONE DEL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO
CONTRO I DRAGAGGI NELLA RADA DI VADO LIGURE

Invio un comunicato stampa su una importante evoluzione relativa al ricorso al Consiglio di Stato contro i dragaggi nella rada di Vado Ligure con preghiera di pubblicazione (trovate l’ordinanza completa su http://www.amarevado.it/Documenti.html).

Il Consiglio di Stato ha reso noto ieri 27 giugno l’esito dell’udienza del 20 maggio scorso sul ricorso del Comune di Vado (con AmareVado e Associazione V.A.S.) in merito ai dragaggi nella rada di Vado Ligure, non si tratta di una sentenza ma di una ulteriore ordinanza che riprende in toto le indicazioni già date a dicembre dello scorso anno in merito alla necessità di fare indagini ulteriori a verifica del lavoro di controllo svolto e delle procedure amministrative seguite dagli organi istituzionali preposti ad autorizzare i lavori che da mesi ormai si svolgono nella rada di Vado con particolare riferimento ai dragaggi.  In pratica… 

 il Consiglio di stato ha fissato nuovamente tempi e modi per una “verificazione” su diversi punti della documentazione tecnica a suo tempo presentata dai costruttori della piattaforma Maersk e dall’Autorità Portuale e avallata da Regione Liguria/Arpal/Ministeri: l’incarico di costituire un pool di esperti è stato affidato questa volta all’Università di Genova (a inizio anno c’era stato il rifiuto a realizzare tale perizia da parte dell’Agenzia Europea dell’Ambiente con conseguente sostanziale stallo fino appunto all’udienza del 20 maggio).
L’auspicio del Comitato AmareVado è che questa volta si vada avanti per davvero e nei tempi dettati dal Consiglio di Stato senza ulteriori dilazioni: la relazione del comitato di esperti dell’Università dovrà essere predisposta sentendo tutte le parti interessate e consegnata ai supremi giudici amministrativientro il il 20 ottobre, l’udienza definitiva è poi fissata per il 2 dicembre 2014.
Da parte nostra c’è massima disponibilità a collaborare con gli esperti incaricati e con il Comune di Vado che è titolare di questo ricorso, con l’Assessore all’ambiente Fabio Falco e il Sindaco Monica Giuliano che – speriamo – vorranno cogliere questa occasione per sgombrare il campo da ogni residuo dubbio (e – ci auguriamo – dalla minaccia per la salute pubblica e l’ambiente) per poi – come desiderano e si sono impegnati a fare – sedersi al tavolo con i promotori del progetto Piattaforma per ottenere i massimi benefici possibili per i vadesi, decidere più serenamente e con maggiori informazioni e certezze se ritirare gli altri ricorsi presentati al TAR o approfondire anche quelli alla luce di quanto emergerà da questo supplemento di indagine.
Noi crediamo che questa verifica vada fatta nel miglior modo possibile e in tempi brevi e che sia forse l’ultima occasione per capire se davvero i soggetti Pubblici coinvolti in questa vicenda hanno tutelato il bene comune e operato con correttezza, se i soggetti Privati hanno perseguito i loro legittimi interessi nel rispetto delle norme e senza calpestare quelli della popolazione e del territorio e se l’operazione “Piattaforma Maersk” possa procedere o non vada ridefinita in maniera radicale, siamo ancora in tempo ad evitare disastri nonostante i cantori del “tanto la piattaforma c’è già”, anche noi vogliamo lo sviluppo di Vado e – proprio per questo – esigiamo la tutela della salute e dell’ambiente.

Giovanni Daniele
presidente comitato amarevado

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