ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’

Che sapore ha l’aria in Liguria? Piuttosto buono. Lo dice l’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha pubblicato i dati della qualità dell’aria relativi al periodo 2008-2012 di 1600 città in 91 paesi, tra cui l’Italia. Quello che balza agli occhi, è che Savona, pur essendo a due passi dalla centrale Tirreno Power di Vado, i cui due gruppi a carbone sono ancora sotto sequestro per ordine della magistratura per lo sforamento dei fumi nell’inchiesta per inquinamento, disastro ambientale e omicidio colposo, è tra le città con il livello di Pm10 più basso (21 rilevato nel 2011) e sicuramente la più virtuosa in Liguria. La media delle concentrazioni di particolato (il materiale costituito da polvere e fumo presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche) a livello mondiale è di 71 ug/m3 con oscillazioni regionali tra 26 e 208. I dati delle città italiane vanno da un minimo di Livorno con 14 ai valori massimi rilevati a Padova, Vicenza e Torino, anche se tutta la pianura padana ha livelli piuttosto elevati. La concentrazione media di Napoli è 39, di Venezia è 38, Roma tocca quota 32, la piccola Viareggio addirittura 30, ma Savona non supera 21 e rimane la migliore delle liguri. Manca all’appello Imperia che stranamente non è stata inserita nella lista, mentre Genova riesce a stare davanti a molti capoluoghi di regione riuscendo a non superare 23. Se proprio vogliamo fare le pulci, La Spezia con lo stesso risultato avrebbe potuto fare meglio, ma comunque riesce a stare davanti a Pisa con 26, che ha pressoché lo stesso numero di abitanti. Sempre secondo la tabella dell’Organizzazione mondiale della Sanità, la regione sta piuttosto bene e Savona sta bene in modo spettacolare rispetto a tante altre realtà. Scorrendo i dati sull’analisi della qualità dell’aria in Liguria, vengono riportati anche quelli relativi ai Pm2,5, e anche qui balzano agli occhi numeri che dicono che Savona ha il livello più basso con 15, mentre Genova e La Spezia sono avanti di un punto (16). Ritornando ai dati nazionali, la maglia nera come dicevamo è di Padova, Torino e Vicenza con 44; non si respira bene neppure a Treviso (Pm10 di 43) e neppure a Cremona che ha polveri sottili in grande concentrazione: 42. Scorrendo la “classifica” troviamo anche insospettabili cittànella black list come Pescara (37) e Piacenza (35). Seguono poi Parma e Ravenna, che hanno livelli piuttosto elevati (36) e persino Pavia (29). Sicuramente meglio di Dakar, in Senegal, dove respirare è un problema con una media di livello di Pm10 che arriva a 179. DA REPUBBLICA… si direte voi …tutte belinate …sappiamo tutto noi ,,,noi abbiamo la certezza …noi siamo i tuttologi aahahahahah

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