PIANO RIFIUTI DELLA REGIONE LIGURIA 2013
CONTESTAZIONI DEL MODA ALLE DICHIARAZIONI
DELL’ASSESSORE RENATA BRIANO.
PERCHE’ UNA “ OPZIONE ZERO” SUI RIFIUTI?
Riguardo a quanto dichiarato dall’ Assessore regionale all’Ambiente Renata Briano…
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… su La Stampa del 6/05/2014… (vedi allegato)… osserviamo: Perchè l’Assessore Briano ha descritto il Piano rifiuti secondo l’ “ipotesi ottimale” per la gestione dei rifiuti, che per noi contiene già alcune criticità che specificheremo, senza parlare della “opzione zero”, formulata nel Piano da pag.220 e seguenti, e che quindi potrebbe essere attuata? L’art. 4 della Direttiva Ue 2008/98/CE sulla “gerarchia dei rifiuti”stabilisce l’ ordine di priorità in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti : a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento in discarica. L’inaccettabile “opzione zero” , in netto contrasto con l’ art. 4 della Direttiva Ue dal 2012 al 2020, nel caso che l’ “ipotesi ottimale” di gestione dei rifiuti non sia attuata, prevede che su circa 900.000 tonnellate /anno complessive di rifiuti, con R.D. dal 32% al 56%, INFERIORE A QUELLA PREVISTA DALLA UE, ancora 550.000 – 330.000 t. siano smaltite in discarica e da 90.000 – 60.000 t. destinate alla combustione come CDR-CSS (combustibile solido secondario) da rifiuti. Complessivamente quindi la maggior dei rifiuti dal 70% a circa il 50%, in netto contrasto con la “gerarchia dei rifiuti” della Ue, verrebbe ancora trattata prevalentemente fino al 2020 con sistemi quali lo smaltimento in discarica e la combustione, sistemi che dovrebbero essere invece del tutto residuali nel trattamento dei rifiuti. …(vedi allegato Il MODA critica il Piano Regionale rifiuti 2013) Inoltre si legge a pag. 220 “Nel caso in cui la crescita della raccolta differenziata dovesse confermarsi in linea con il trend consolidato nel corso dell’ultimo quinquennio (3% annuo) il fabbisogno di discariche, in assenza di soluzioni alternative, si presenterebbe ancora rilevante e… necessiterebbe di un assetto di impianti di smaltimento sostanzialmente analogo a quello oggi disponibile”…altro che riduzione del conferimento in discarica che l’Assessore Briano ipotizza da 500.000 a 100.000 tonnellate/anno al 2020 quando nell’ “opzione zero” al 2020 ne sono previste ancora 330.000 t/a (tab.68 pag.221)! L’Assessore Briano dichiara che dopo il trattamento anaerobico della frazione umida dei rifiuti in impianti provinciali (biodigestori) per la produzione di biogas, il residuo verrà stabilizzato per ottenere il “compost di qualità”….ciò ci appare incomprensibile perchè nel Piano rifiuti si prospetta che la maggior parte dell’ “umido”, circa l’80%, su 185.000 tonnellate al 2020 , componente organico dalla raccolta differenziata, e’ destinato in massima parte alla digestione anaerobica con la produzione di FOS da abbancare in discarica (80.000 tonnellate/anno), di biogas (metano) e addirittura di combustibile CSS per essiccazione e raffinazione (vedi fig. 35 pag.208) Nell’allegato 1 del Piano al punto 6 di pag 284 si legge inoltre che il digestato è inutilizzabile come compost per l’agricoltura in quanto è ricco di ammoniaca mentre invece si sarebbe potuto progettare per tutto l’organico la digestione aerobica con bassissimi costi, come si fa a S. Francisco per “rifiuti zero”, con produzione di compost di qualità per l’agricoltura, seguendo le indicazioni della UE (vedi la premessa n° 35 della direttiva 2008/98/CE) ed evitare cosi l’ulteriore uso delle discariche e produzione di CSS per quantità pari complessivamente a circa 83.000 tonnellate/anno. A proposito di CSS (Combustibile solido secondario) ottenuto dalla selezione dell’ “indifferenziato” dei rifiuti e dal digestato anaerobico dei rifiuti organici, previsto nel Piano al 2020 in quantità di circa 140.000 tonnellate/anno (Fig. 38 pag.212), ricordiamo, sulla scorta di quanto chiarito dalla Corte di Giustizia Europea, che risulta evidente che anche il CSS (come il CDR), il cui utilizzo è soggetto alle disposizioni in materia di incenerimento dei rifiuti, e la sua combustione presentano rischi e pericoli specifici per la salute umana e l’ambiente. Visto che il CSS potrà essere bruciato pericolosamente nelle centrali a carboni liguri, riportiamo quanto documentato nelle Osservazioni al Piano rifiuti regionale 2013 dall’ ISDE regionale : “L’uso del CDR (nella co-combustione Carbone+CDR) è correlato ad una costante maggiore emissione di ammoniaca, cloro, mercurio, idrocarburi policiclici aromatici totali, diossine e furani, rispetto alla combustione di solo carbone. La quantità di diossine immessa nell’ambiente a seguito della co-combustione di CDR è molto elevata, tale da peggiorare significativamente l’emissione totale di diossine dalla centrale, che da una “produzione” di diossine da 1,6 ng per tonnellata di combustibile passa a 13 ÷ 40 nanogrammi per tonnellata di combustibile bruciato (carbone + CDR). ( tratto da “Gestione dei rifiuti e Rischi per la Salute” EMS 2009-Federico Valerio-Giovanni Vantaggi)”…“l’immissione in ambiente di tali sostanze sarebbe estremamente elevata stante le portate in massa dei fumi in gioco di un ordine di grandezza superiore a quelle degli inceneritori (106 m3/h delle CTE contro i 105 m3/h degli inceneritori)”….(vedi allegato Osservazioni al Piano rifiuti regionale 2013 dall’ ISDE ). La quantità immessa di tali sostanze potrà essere ben superiore quindi a quella di un pur inquinante moderno inceneritore! Riteniamo questa “termovalorizzazione” di CSS, pericolosa per la salute, ben peggio dell’inceneritore giustamente temuto dall’Assessore Briano che afferma: “ Il Piano punta a valorizzare il rifiuto…in questo modo viene superata anche l’ipotesi di realizzare un impianto finale di incenerimento come soluzione terminale”. Ricordiamo infine che per noi la soluzione ottimale per la gestione rifiuti è quella di “Rifiuti zero” con raccolta differenziata spinta” senza incenerimenti e discariche attuata con successo a. S Francisco vedi http://www.youtube.com/watch?v=AXgBS9i8-sI. A tal proposito ricordiamo che a Savona siamo ancora ad un vergognoso 20% circa di raccolta differenziata quando a Milano siamo già oltre il 65%. A ulteriore prova …GUARDA ANCHE QUESTO VIDEO Savona, 8 Maggio 2014 Dr. Virginio Fadda (biologo) Dr. Agostino Torcello (medico pneumologo) MODA Savona |