Leginesi

LA SAGRA DEL “PESCE IN BARILE”!!!
Molti leginesi non lo sanno, ma da alcuni mesi il loro quartiere ospita la più lunga sagra di quel  pesce che, affumicato od essiccato, ha fatto la fortuna dei norvegesi, anche se l’espressione idiomatica significa l’atteggiamento di quanti vogliono fare i furbi, ingannando la buona fede del prossimo.
Gran cerimoniere di questa sagra, il quotidiano più amato dai savonesi che, pure oggi…leggi… spara l’ennesimo articolo che “annuncia” le meraviglia che la Giunta Berruti ha in serbo per i poveri abitanti. Quindi, il primo “pesce” funzionario addetto alla qualità urbana, ci compita il recupero della vecchia piazza, anche se dimentica che, con questo impegno, si oblia lo stato di degrado di Palazzo Gavotti, l’ex convento che la provincia di Savona ha messo in vendita, dopo averlo acquisito per farne un ufficio di rappresentanza per il campus. Ora, si chiedono in molti, il restyling della piazza e’ funzionale ai pensionati che cercano fresco ed ombra o non e’ piuttosto l’ennesima furbata per togliere il vincolo all’edificio e renderlo “vendibile”, così come avverrà per palazzo Pozzobonello? Le aringhe affumicate compresse nel barile gemono alle dichiarazioni del secondo Pesce (Andrea) patron del Savona calcio, il quale dopo aver militarizzato con cancelli e  (forse domani ) filo spinato, tutta via Cadorna e via Costacavalli, oggi preannuncia uno stadio più grande(?) Dove le virtù dell’ampliamento sono tutte collegate ad una iniezione di cubature a perimetro dello stesso, ignorando che trattasi di area esondabile, segnalata con appositi cartelli della protezione civile. Progetto impossibile? Per questi pesci in barile nulla e’ irrealizzabile, basta rimanere nella logica dello scambio,nella quale il pubblico interesse risulta sempre perdente: volete una squadra di calcio con ambizioni  nelle divisioni superiori? Ed allora beccatevi la palazzata sopra il rio Molinero e chi non beve con noi, peste lo colga!!!!
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