HA SCRITTO IL VICESINDACO DI QUILIANO ANTONIO TALLARICO
Spett.le Redazione,
Vi chiedo cortesemente di pubblicare questa mia lettera in quanto ritengo doveroso, arrivato a questo punto, precisare alcune cose riguardo ad alcuni articoli comparsi in giornata sui diversi mezzi di informazione locale e che riguardano la mia persona.
Esprimo subito il mio più assoluto distacco da qualunque commento comparso sul mio profilo Fb e scritto da altre persone, ribadendo anche il mio totale rifiuto verso ogni forma di violenza sia essa anche solo verbale. Per cui da questo punto di vista, pur avendo opinioni diverse, esprimo la mia piena solidarietà al sig. Durante che è stato oggetto di inqualificabili minacce. Ribadisco inoltre…
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….la piena fiducia nell’operato della magistratura, ritenendo che la stessa sia giunta a compiere l’azione del sequestro dell’impianto termoelettrico di Tirreno Power basandosi su riscontri oggettivi e concreti agendo per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica dei cittadini; questo penso innanzitutto come cittadino. Detto questo però chiederei di poter esprimere meglio e compiutamente quello che un sintetico commento scritto su FB non può fare. La criticità legata alla coesistenza di un impianto industriale come quello della centrale termoelettrica Tirreno Power è per il nostro territorio un problema che si trascina dalla data della sua realizzazione e negli anni molte battaglie sono state fatte per migliorarne l’impatto, a partire dall’ambientalizzazione dei gruppi termoelettrici VL3 e VL4 negli anni 80/90 fino ad arrivare all’assetto attuale di 2 gruppi termoelettrici alimentati a carbone ed un gruppo termoelettrico a ciclo combinato alimentato a metano che ha sostituito, nel 2008, i due vecchi gruppi VL1 e VL2 alimentati a carbone/olio combustibile. Un risultato che è stato tenacemente perseguito ed ottenuto dalle Amministrazioni comunali che negli anni si sono succedute nel governo del Comune di Quiliano. Nel 2009 in occasione delle ultime elezioni comunali quilianesi e con un’affluenza al voto di circa il 90% degli aventi diritto al voto, si sono presentate per la competizione elettorale 4 liste che avevano, pur nella loro distinzione, un elemento comune che era il rifiuto di un ampliamento del sito produttivo in quanto si riteneva che quell’assetto fosse il massimo che il territorio potesse sostenere. La lista “Impegno e Progresso” con il Sindaco Alberto Ferrando che vinse le elezioni oltre a rifiutare l’ampliamento della centrale termoelettrica con l’ulteriore terzo gruppo a carbone rivendicava la necessità urgente e dovuta nei confronti dei cittadini di una radicale ristrutturazione dei 2 gruppi a carbone esistenti. In questi cinque anni il progetto originale proposto dalla Tirreno Power pur avendo subito alcune modifiche non è stato ritenuto accoglibile dall’attuale Amministrazione in quanto non è mai stato ufficializzato il fatto che si rinunciasse comunque alla realizzazione di un terzo gruppo alimentato a carbone. Inoltre, altra condizione irrinunciabile, non è mai stato possibile avere dei dati certi ed incontrovertibili relativi alla situazione ambientale e sanitaria del territorio che permettessero di effettuare scelte sostenibili fondate su basi scientifiche; dati chiesti da tutti i partecipanti al gruppo di lavoro istituito dall’Amm.ne comunale e di cui facevano parte oltre che le minoranze consiliari anche le associazioni ambientaliste del territorio. E’ per queste ragioni che il Comune di Quiliano nella conferenza dei servizi deliberante per il rilascio dell’AIA ha negato il proprio assenso con conseguente ricorso al TAR del Lazio. Questo è stato sinteticamente il percorso che ci ha portato fino ai giorni nostri; durante questo percorso il Sindaco e gli amministratori del Comune di Quiliano, di cui faccio parte, in più occasioni sono stati oggetto di insinuazioni, intimidazioni e diverse volte accusati di essere o corrotti per chissà quali interessi di parte, o additati come criminali (paragonati ai nazisti che gasavano i bambini) o inadempienti verso i propri doveri amministrativi. Accuse pesanti ed infondate di cui nessuno è mai stato chiamato a risponderne ma soprattutto smentite nei fatti e negli atti amministrativi adottati. Accuse che per alcuni fanno parte del gioco delle parti e che chi riveste un ruolo di Amministratore pubblico deve mettere in conto e sopportare, ma che sotto l’aspetto umano posso garantire sono state vissute da noi amministratori in modo drammatico. Personalmente posso dire che nonostante i momenti e le scelte difficili che abbiamo compiuto, pur essendo un lavoratore dipendente della società Tirreno Power, non ho mai anteposto nessun interesse personale e votando sempre, in coerenza con il mandato amministrativo ricevuto, in tutti gli Atti deliberati nei cinque anni di amministrazione consapevole che il mio ruolo era ed è quello di tutelare i diritti dei cittadini quilianesi tutti, nessuno escluso. Concludo questa mia lunga, ma ritenevo doverosa, precisazione ripetendo quanto scritto e sostenuto nel mio post incriminato: in questo momento così critico e drammatico per la vicenda Tirreno Power risulta ancora più evidente che la soluzione non è ne semplice ne tantomeno immediata, per cui riconoscendo alla magistratura il suo legittimo e doveroso operato tutti gli altri attori che sono parte in causa in questa vicenda devono trovare il modo di collaborare, aggregare ed indicare una via che salvaguardi tutti e tutto, ambiente, lavoro e salute. Sperando di aver chiarito il mio pensiero e ringraziandoVi per la pazienza, porgo i miei più sinceri saluti. Antonio Tallarico |