A che titolo l’Un. Ind. si permette di criticare l’operato della Magistratura?

A che titolo l’Unione Industriali si permette di criticare l’operato della Magistratura?
A  nostro avviso appare evidente il tentativo di screditare l’azione della Procura savonese….

La Rete savonese fermiamo il carbone considera gravissime le dichiarazioni di oggi del Presidente dell’Unione Industriali Guglielmelli….LEGGI

Vogliamo sapere: a che titolo, e sulla base di quali considerazioni scientifiche, Guglielmelli si permette di criticare l’operato della Magistratura, usando l’aggettivo ‘incauto’ in riferimento alla Perizia della Procura circa il nesso  tra morti e attività della centrale Tirreno Power?

Da quanto emerge da varie dichiarazioni pubbliche (e anche private) da più parti interessate alla vicenda (Amministratori, Azienda ecc), a nostro parere appare evidente il  tentativo  di screditare l’operato dei magistrati e dei peritiche da due anni stanno indagando sulle tipologie e sulla quantificazione dei danni alle persone e all’ambiente provocate dalla centrale a carbone.

E’ opportuno ribadire che la Magistratura è un organo autonomo e non di parte, come invece spesso sostenuto in questo periodo in modo pretestuoso e interessato da più parti. I magistrati sono gli unici che operano realmente a tutela degli interessi collettivi(come lo sono la tutela della salute e dell’ambiente), e non per tutelare interessi corporativi o personalistici.

Perché tale dichiarazione l’ha fatta Guglielmelli, e non direttamente Enrico Erulo, presidente della sezione servizi dell’Unione Industriali ma anche contemporaneamente direttore affari generali di Tirreno Power?

Perché non l’aveva fatta Giovanni Gosio, ex vicepresidente dell’Unione Industriali ma anche ex direttore generale di Tirreno Power?

Perché l’Unione Industriali è oggi tanto loquace nel criticare l’operato dei magistrati, mentre è sempre rimasta in silenzio quando sono usciti pubblicamente gli allarmanti dati che evidenziano  il grave inquinamento del nostro territorio ?

Perché per esempio non ha mai commentato lo studio 2013 dell’Università di Stoccarda,  che definisce la centrale a carbone Tirreno Power come la più ‘letale’ in Italia, con 120 morti premature causate in un solo anno?  Perché non ha criticato la sua associata Tirreno Power per non aver divulgato ai giornali e alla cittadinanza gli inquietanti dati dello studio 2007 sull’inquinamento lichenico-ambientale di Savona, che ha rilevato valori elevatissimi di inquinanti nei licheni, alcuni i più alti mai riscontrati in Italia rispetto alla tabella Nimis?

Le anticipazioni giornalistiche sull’ipotesi di disastro ambientale e sul presunto nesso di causalità tra l’inquinamento e i decessi per malattie cancerogene stanno per mettere fine alle tante, troppe falsità, complicità, interessi e omissioni che, a nostro parere in tutti questi anni, a più livelli hanno contrassegnato la vicenda dei gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure.

Una produzione a carbone che doveva chiusa da tempo, ma che invece è stata prorogata in modo ottuso, interessato e arrogante anche per i decenni a venire, con l’avallo di Ministero e Regione.

Noi come cittadini e comitati esprimiamo nuovamente riconoscenza per l’azione della Magistratura savonese che sta operando per la tutela di tutti.

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