Purtroppo ritengo che i timori non siano infondati. E non sulla base di pregiudizi, di sfiducia generica nei confronti dei politici e degli studi da loro interpellati per i progetti, ma contemplando tutta una serie di esempi negativi del passato, di cui anche qui si scorgono tutti i segnali premonitori. Il pitosforo, si sa, e’ odiato, chissa’ perche’. Anche ai giardini di San Michele fu distrutta la bella siepe, perche’ “nulla doveva frapporsi alla vista del mare”, ignorando proprio quello scopo di protezione dal vento salmastro, per persone e vegetazione, che la siepe per tanto tempo aveva rappresentato. Di certo i concetti di natura, di equilibrio, di armonia, di vivibilita’ o anche di semplice utilita’ non appartengono a questi progettisti. E quei giardini, ridotti di molto gli alberi, si sono trasformati a una spianata lastricata. Speriamo non sia cosi’ anche per il Prolungamento.